Licurdia




L’Italia nel Piatto, 2 Gennaio: Verdure invernali

La licurdia è una ricetta tipica della zona di Tropea, patria delle famose cipolle conosciute in tutto il mondo. Si tratta di un piatto povero della nostra tradizione contadina, molto nutriente e dal sapore straordinario. Probabilmente la sua storia è legata a quella della più nota zuppa di cipolle francese, la Soup à l’oignon, anche se gli ingredienti sono diversi e la cipolla non è quella di Tropea. Inoltre la zuppa francese è a base di brodo di carne mentre la nostra licurdia contiene acqua e peperoncino. Non per niente siamo in Calabria! Non molto altro va in questo piatto considerato in assoluto il piatto più povero, definito pure come la colazione dei contadini, a parte le patate, il pane raffermo,il caciocavallo silano e il pecorino. Sono questi formaggi che rendono la zuppa golosa e cremosa, una vera specialità dal sapore autentico e prelibato.

Non dimentichiamo comunque che la Licurdia varia anche a seconda delle stagioni, la si può preparare infatti con le rape, le cicorie, i peperoni. L’unico ingrediente che non varia è il pane raffermo e proprio per il suo utilizzo le massaie dopo ogni infornata erano solite lasciarne indurire una parte.

Ingredienti

500 gr di cipolle di Tropea

200 gr di patate silane

caciocavallo silano q.b.

pecorino calabrese q.b.

peperoncino piccante fresco oppure secco q.b.

olio evo

acqua

sale q.b.

Preparazione

Sbucciate le cipolle e le patate, affettatele e mettetele a bollire in abbondante acqua salta insieme al peperoncino e cuocete per circa un’ora.


 
Nel frattempo tostate le fette di pane e disponetele nel fondo del piatto. Tagliate il caciocavallo a fettine e adagiatelo sul pane. Quando le cipolle e le patate saranno appassite e saranno diventate una purea densa , la zuppa sarà pronta. Versatela sopra il pane tostato aggiungendo infine un filo di olio evo e una spolverata di pecorino grattugiato e peperoncino in semi. Prima di gustare la zuppa aspettate un minuto in modo che si sciolga il caciocavallo. 



E adesso andiamo a curiosare nelle altre cucine d’Italia



Valle d’Aosta: Minestra di porri
Piemonte: Minestra di Riso e Cavolo:
Liguria: polpettone di bietole
Veneto: Pesto di broccolo fiolaro
Umbria: Cipolle sotto la cenere
Abruzzo: Finocchi gratinati al forno
Campania: spaghetti e friarielli
Puglia: Cime di rape al limone
Basilicata: Purè di fave e cicoria
Sicilia: Bietole al pomodoro




 

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