Il titolo originale di questo meraviglioso libro è “House rules” ed è sicuramente
la chiave di volta per la soluzione del mistero racchiuso in questo romanzo.
Ovviamente in Italia i titoli dobbiamo sempre stravolgerli e soprattutto
attribuirgli il significato sbagliato. A parte questo, voglio consigliarvi assolutamente
di leggere Le Case degli altri perché vi lascerà in pace con la vita!
Avete presente quei libri che proprio proprio non riuscite a smettere di leggere?
Ecco, tutti i personaggi entreranno a far parte della vostra vita e vi ritroverete
a pensare a loro (ora a uno ora all’altro) come ad un parente prossimo :D
Scherzi a parte, la storia è di quelle difficili da vivere, specie dal punto di vista di una
madre ma la tenerezza e l’amore (non c’è niente da fare, è il motore che spinge il mondo)
che traspaiono e trionfano rendono davvero irresistibile questa storia.
E’ la storia di un ragazzo affetto da Asperger ma in realtà è la storia di una intera famiglia
che, con i suoi mille difetti e debolezze, potrebbe benissimo essere la nostra.
Buona lettura!
TRAMA
Jacob Hunt è un adolescente autistico. Non sa interpretare i comportamenti e i gesti degli altri e gli altri non capiscono i suoi. Come molti ragazzi affetti dalla sindrome di Asperger, Jacob ha degli interessi spiccati, anzi ossessivi: la sua passione sono i casi giudiziari e più di una volta si è presentato sulla scena di un crimine per offrire il suo aiuto, spesso risolutivo, alla polizia. Il fratello minore Theo, invece, è un tipo del tutto diverso, cioè… normale. Fin da piccolo però ha dovuto confrontarsi con le stranezze di Jacob e anche lui ha finito per sviluppare una personale ossessione: spiare le case degli altri, quelle delle famiglie diverse dalla sua, cioè delle famiglie normali, che a lui sembrano più felici. La sua gli sembra una famiglia con una vita troppo complicata, che diventa addirittura impossibile quando accade un fatto terribile: l’insegnante di sostegno di Jacob viene ritrovata morta e con segni di violenza sul corpo. Molti indizi sembrano condurre a Jacob, che finisce in tribunale, dove, inevitabilmente, tutte le manifestazioni della sua sindrome, l’incapacità di guardare negli occhi, i tic, i gesti compulsivi, vengono interpretate come prove di colpevolezza. Ma che cosa è successo davvero quel giorno?