La primavera è alle porte, si inizia a progettare l’orto e nel mio c’è sempre uno spazio per i semi dimenticati.
Fa parte dei cosi detti legumi minori, un tempo ampiamente coltivati ora quasi totalmente scomparsi, un po’ per le abitudini alimentari cambiate, per la mancanza di notizie sulla loro coltivazione e in generale per l’effetto della globalizzazione, ma proprio da loro parte l’evoluzione dell’agricoltura e quindi la nostra sopravvivenza.
- In italiano: roveja, roveglia, rubiglio, pisello dei campi, pisello selvatico,
ruglio, pisellina, corbello, grovigliolo, pisello grigio, pisello selvatico o roviotto.
- in inglese: field pea
- in francese: pois gris, bisaille
- in tedesco: klee erbsen
- in spagnolo: arveja seca, arveja forrajera
- Specie ipotizzate: Pisum arvense L., Pisum sativum
- ssp. Arvense o Pisum sativum ssp. sativum
- var. arvense.
Dopo averne utilizzata un po’ ho lasciato da parte alcuni preziosi semi e a primavera ho iniziato la mia coltura.
Ingredienti per 4 persone
- 1 kg di roveja fresca già sgranata (sostituibile con piselli freschi)
- 200 g di parmigiano reggiano
- 150 g di latte fresco intero
- 50 g di burro
- qb di olio extra vergine, sale e pepe.
Preparazione
in un tegame largo e basso sciogliete il burro e versate i piselli, lasciate insaporire il tutto e poi aggiungete acqua quanto basta a coprire le verdure, lasciate cuocere sino a quando la roveja è cotta e aggiustate di sale.
Con un mixer frullate il tutto aggiungendo un po’ di olio e trasferite la crema su di una ciotola contenete acqua e ghiaccio in modo da fermare la cottura e mantenere vivo il colore delle verdure.
In un pentolino a parte riscaldiamo il latte e quando ha raggiunto il bollore aggiungiamo il parmigiano grattugiato, e frulliamo, dovremo ottenere una crema densa e vellutata.
Si può servire tiepida ma anche fredda. per poterla gustare nelle giornate calde.
Ripropongo una ricetta già pubblicata per la tavola della Fattoria Consapevole e Solidale dedicata ai Legumi, ho scelto la Roveja.