Il frico friulano

Come promesso ecco la ricetta del frico – ricetta friulana a base di formaggio, patate e cipolle tipica dei monti della Carnia – che realizzava la mia nonna.

Nella tradizione friulana, questa è considerata una ricetta finalizzata al recupero degli scarti delle forme di formaggio fresco delle latterie, gli “strissulis”, strisce di formaggio.

Veniva principalmente cotta sulla stufa a legna. Esistono due versioni, una croccante e una morbida e poi ogni famiglia e ogni zona ha la sua variante.

La prima è fatta con formaggio Montasio di diverse stagionature. Si utilizza una padella calda, unta con olio o lardo, si grattugia il Montasio fino a raggiungere uno strato di circa 10 centimetri e una volta schiacciato con una paletta si fa rosolare da una parte e dall’altra in modo da farlo diventare bello dorato e biscottato.

La versione morbida invece – a seconda delle ricette – prevede le patate, le cipolle, a volte lo speck, o la zucca o addirittura le mele.

Inoltre si possono usare sia le patate già lessare per un frico più morbido, oppure a fettine o grattugiate per uno un po’ più stagno simile al rosti altotesino.
Per assaporare le diverse versioni basta andare in una delle Sagre del Frico che si svolgono in Friuli.

Ingredienti:

  • 400 grammi di patate
  • 2 cipolle dorate
  • 200 di formaggio Montasio a striscioline
  • 10 grammi di burro
  • sale e pepe

Sbucciate le patate e tagliatele a fettine.

Tagliare la cipolla a fette. Mettetele in una padella antiaderente con il burro e sale e lasciatele sul fuoco fino a quando non saranno cotte, aggiungendo di tanto in tanto, un po’ d’acqua.

Quando si riuscirà a schiacciarle con una forchetta, ci vorranno circa 10 minuti.

Regolare di sale e pepe e aggiungete il formaggio a striscioline e mescolare diverse volte.

Quando sarà ben amalgamato lasciate che faccia sul fondo una bella crosticina. Se poi volete che assomigli molto a una specie di frittata, è necessario compattarlo e farlo gratinate da entrambe le parti, in modo che sia croccante esternamente ma con un cuore morbido e cremoso.

Se faccio la sentimentale, il frico della mia nonna era morbido, ma se devo guardare l’estetica e soprattutto la bontà devo dire che quello con la crosticina croccante non ha rivali. Vedete voi quindi quanto cuocerlo e come presentarlo!

Sicuramente è un piatto unico, essendo poco sostanzioso e calorico. J
Nella Carnia, per non farsi mancare nulla, viene accompagnato da polenta arrostita.

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