Gubana (Friuli V. Giulia)

 

Gubana friulana

Che distratta e rammaricata!!  Ho vissuto 9 anni a Trieste e mai assaggiato la Gubana… piena di rimpianto ho voluto cimentarmi con il dolce tipico delle valli del Natisone (mi è riuscita abbastanza bene).

Oggi con internet è tutto così facile, puoi arrivare ovunque, mentre allora molte ricette tradizionali rimanevano confinate nelle proprie regioni.

 

Tradizione e varianti della Gubana (dal Gamberorosso)

I friulani considerano la Gubana un dolce particolarmente ricco – da qui l’espressione “plen come una gubane” o “essere sazio come una Gubana” – da preparare soprattutto durante le festività pasquali e natalizie. In passato, però, veniva anche sfornata per celebrare le fasi più importanti della vita delle persone (compleanni, matrimoni, battesimi, comunioni, ecc) e distribuita a fette nel corso di sagre in onore del santo patrono del paese (come quella di San Donato a Cividale). Nella regione, comunque, se ne trovano due versioni diverse: quella delle Valli del Natisone, con un soffice involucro di pasta lievitata, e quella goriziana, rivestita da una sfoglia sottile e friabile; il ripieno è lo stesso, la consistenza cambia completamente.

Dolci simili sono anche la Putizza dell’area del carso e il Presnitz, triestino di pasta sfoglia, simile ripieno di frutta secca e arrotolato non stretto.

Stampi 20 o 22 cm di ⦰ 

Impasto per 2 Gubane 

400 g di farina

3 uova

150 g di zucchero

120 g di burro

buccia di limone

un pizzico di sale

15 g di lievito di birra

latte q.b.


Iniziate con il lievitino: intiepidite mezzo bicchiere di latte, mescolate il lievito e 3 cucchiai di farina.

Lasciate lievitare 1 ora al caldo.

Amalgamate la farina, lo zucchero, le uova, sale, la scorza di limone, il burro sciolto e unite il lievitino.

Formate un panetto e se troppo morbido tenetelo in frigo a riposare, se troppo duro ammorbiditelo con latte.

Poi fatelo lievitare al caldo fino al raddoppio(forno spento e luce accesa).

 

Per il ripieno

100 g di nocciole

100 g di noci

200 g di mandorle

200 g di uvetta

100 g di biscotti secchi

100 g di amaretti

110 g di zucchero

70 g di marmellata di albicocca

90 g di burro

20 g di pinoli

1 cucchiaino di cannella

1 cucchiaino di cacao

grappa per ammorbidire l’impasto

 

Lavate l’uvetta e ammollatela con un po’ di grappa qualche ora prima.

Tostate le mandorle, le nocciole e i pinoli, unite il burro.

Con un mixer tritate la frutta secca grossolanamente.

A parte tritate i due biscotti.

In una terrina mescolate tutti gli ingredienti del ripieno e amalgamateli con la grappa (Rum o marsala se non l’avete) Lasciate riposare il ripieno per un’ora in frigorifero o tutta la notte in modo che gli ingredienti si amalgamino fra loro.

 

Tagliate a metà l’impasto lievitato, stendetelo a forma rettangolare dallo spessore di circa 0,5 cm e spalmateci il ripieno.

Avvolgetelo come un salame e date la forma di chiocciola.

Adagiate le due chiocciole nei 2 stampi.

Fate lievitare a lungo al caldo coperto. 

Scaldate il forno a 200° in modalità statica.

Prima di infornare spennellate con il tuorlo e guarnite con zucchero semolato.

Infornate la Gubana e cuocetela a 200°C statico per i primi 15 minuti… poi abbassate il forno a 150°C ventilato per altri 30-35 minuti. (oppure 160°C statico per circa 1ora… ovviamente dipende dal vostro forno)

Si consiglia di consumarla il giorno dopo per permettere ai sapori di amalgamarsi.



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