Frittelle di mela profumate alla cannella

Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perché i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.

(Gianni Rodari)

E’ arrivata la settimana più fritta dell’anno! Ed in questo periodo la voglia di dolci fritti, almeno a casa mia, diventa irrefrenabile!!! Lo so la frittura fa male, fa ingrassare, è pesante, impegna il fegato…  ma non si mangia ogni giorno, quindi mi sembra eccessivo rinunciarvi in assoluto, diciamo che andrebbe mangiata con consapevolezza. Frittelle, castagnole, graffe, frappe o chiacchiere che dir si voglia, la fanno da padrone in questo periodo nelle vetrine delle pasticcerie, dal panettiere, tra i banchi del supermercato e nelle bancarelle delle piazze in festa. Ecco diciamo che la consapevolezza dovrebbe iniziare proprio da qui, dallo scegliere dove comprare, consci che mai come in questo tipo di cottura … a casa è meglio !  La frittura è una tecnica di cottura che esiste da migliaia di anni, non deve essere demonizzata, ma è importante mirare alla qualità, non solo di ciò che si frigge, ma anche dell’olio che viene usato per friggere. La cosa fondamentale è che l’olio sia sempre fresco, pulito, non rabboccato e preferibilmente di arachidi, quello che dicono avere il punto di fumo più alto, perché quando l’olio inizia a “fumare”, è in quel momento che la frittura diventa nociva per il fegato ed irritante per lo stomaco. Per friggere correttamente andrebbe usato un termometro dedicato, così da poter monitorare la temperatura sui 160/180°, friggendo in olio abbondante pochi pezzi per volta. Ma nel caso non aveste il termometro, si può andare “ad occhio “ come facevano le nonne. Per capire quando l’olio è alla temperatura giusta potrete immergere un pezzetto di impasto, se affonda immediatamente l’olio non è ancora sufficientemente caldo, se invece rimane a galla la temperatura è eccessiva, se il cucchiaino di pastella affonda per poi riemergere subito, galleggiare e gonfiarsi allora la temperatura dell’olio è ottimale. Ed ora passiamo alla ricetta di oggi, delle squisite e irresistibili frittelle di mele, semplici e genuine, una ricetta di origine contadina, ritrovata su un vecchio foglietto ingiallito, con le dosi  a cucchiai, talmente facili da fare che potreste farvi aiutare anche dai piccoli di casa. Se invece cercate frappe, castagnole, ciambelle, bomboloni, frittelle varie … andate a dare un’occhiata nella mia sezione dolci fritti e buon divertimento! 

Ingredienti 
per 16 frittelle 
1 mela grande tipo golden 
succo di limone
1 uovo grande
1 bicchiere di latte (220 ml circa)
3 cucchiai di zucchero semolato (60gr circa)
1/2 bustina di lievito per dolci
8/10 cucchiai colmi di farina 00 (200 gr circa)
Inoltre
olio di arachidi per la frittura
zucchero semolato e cannella per lo spolvero
Procedimento
Lavate e pulite la mela, tagliatela a dadoni ( io taglio la mela prima in 4 spicchi poi ognuno in due e ogni spicchietto così ottenuto a metà per l’altezza così da ottenere 16 pezzi) mettetele in una ciotola, versateci su un pochino di succo del limone, mescolate, coprite e mettete da parte. In un’altra ciotola setacciate la farina con il lievito, poi  unite lo zucchero, il latte, l’uovo e mescolate con una frusta a mano fino ad ottenere una pastella liscia, omogenea e piuttosto densa. Per capire se la pastella è perfetta fate la prova con un pezzettino di mela, immergetelo nella pastella: se la pastella dovesse scivolare dovrete aggiungere un pochino di farina, se invece al contrario, dovesse risultare troppo spessa, allungate con un cucchiaio o due di latte. La pastella perfetta deve “scrivere” come si suol dire. A questo punto preparate la pentola per friggere e quando l’olio sarà arrivato a temperatura, immergete uno per volta i pezzi di mela nella pastella e con l’aiuto di due cucchiaini tuffateli delicatamente nell’olio caldo. Quando le frittelle saranno dorate da entrambe i lati e leggermente gonfie recuperatele con una schiumarola e adagiatele su carta assorbente da cucina per far asciugare l’eccesso d’olio, poi rotolatele nello zucchero semolato a cui avrete precedentemente mescolato della cannella, servite calde, se gradite con della marmellata di mirtilli.
Buon appetito!
Buona vita
e alla prossima ricetta!

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