L’Italia nel piatto ritorna dopo le vacanze estive, purtroppo a ranghi ridotti, ma riprende lo stesso!
L’argomento di oggi sono le delizie di fine estate, e il nostro bel Paese di prodotti agricoli ne ha a iosa in questo periodo, dalle pesche alle cipolle, dai fichi fino alle ultime zucchine.
L’Emilia Romagna presenta il friggione, un piatto tipico del bolognese, datato 1886, considerato una ricetta storica, pure depositata dalla Accademia Italiana della Cucina presso la Camera di Commercio di Bologna.
Si prepara con cipolle bianche, il meglio sarebbero le cipolle di Medicina IGP (cittadina ubicata vicino al capoluogo), pomodori pelati, strutto, sale e zucchero.
La preparazione è semplice, ma ci vuole tanto amore e pazienza nella cottura, che deve essere dolce e davvero prolungata nel tempo (almeno 2ore).
Si consiglia di prepararlo il giorno prima del consumo in modo che i sapori si amalgamino al meglio.
Il friggione è un piatto che ancora si mangia nei ristoranti e si abbina con tutto: sui crostini come antipasto, con una tigella di accompagnamento o anche solo come contorno ad un piatto di lessi.
Qualcuno lo utilizza per condirci la pasta, ma non è visto di buon occhio dai veri puristi della tradizione, che invece lo voglio consumare su una fetta di pane casereccio!
Da ricordare poi le varianti, ad esempio a Modena è possibile trovarlo con l’aggiunta dei peperoni o di patate, ma la ricetta originale è davvero più semplice e povera: solo cipolle!
Ecco la mia versione, stessi ingredienti dosi un poco diverse da quelle depositate alla Camera di Commercio (non mi convincevano…ma non ditelo a nessuno!).
Ingredienti
1kg di cipolle bianche
4 pomodori freschi
2 cucchiaini di sale
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaio di strutto o di burro
sale
Sbucciare le cipolle, affettarle sottilmente utilizzando la mandolina in modo da ottenere uno spessore regolare.
Cospargerle con lo zucchero e la stessa quantita di sale, mescolare a fondo in modo che si cospargano di sale e zucchero.
Sciogliere il grasso in una pentola in acciaio a bordi bassi con coperchio e fondo ben spesso, scolare le cipolle dall’acqua di vegetazione e rosolarle a fuoco vivace.
Aggiungere i pomodori, dopo averli pelati e tagliati a cubetti.
Abbassare la fiamma e proseguire la cottura mettendo un coperchio.
Mescolare e aggiungere di tanto in tanto un mestolo di acqua, facendo attenzione a non farle attaccare al fondo.
Continuare la cottura per almeno 3 ore.
ecco altre delizie regionali di fine estate…
Friuli-Venezia Giulia: Gnocchi di susine
Lombardia: Pulpete de persegh (Polpette di pesca)
Emilia Romagna: Friggione alla bolognese qui
Liguria: Carnaroli con trombette e gamberi di Oneglia su guazzetto del loro umore
Toscana: Fagiolini serpenti in umido
Umbria: Pomodori ripieni di carne
Abruzzo: Confettura di pesche
Calabria: Padduni ‘e fichi
Sardegna: Su Mustazzeddu de Tamatiga