Il mio pranzo quotidiano è spesso semplice ma non manca mai di gusto. Cerco sempre di scegliere ingredienti di ottima qualità e soprattutto di portare in tavola il profumo di mare ed il sapore degli straordinari prodotti del territorio ligure. Ultimamente, è la ricciola il pesce più gradito, con le sue carni gustose, sode, dal sapore delicato e non eccessivamente grasse. Se è poi completata dal gusto inconfondibile delle Olive Taggiasche e Razzola, (quest’ultima cultivar dell’estremo levante ligure) e dai Pomodorini Semisecchi di Sicilia, un piatto semplicissimo e dell’ultimo minuto può diventare particolarmente delizioso. Un last minute decisamente gourmet!
A presto!
Maria Grazia
La Ricciola
Veloce nuotatore comune in tutto il Mediterraneo, la ricciola appartiene alla famiglia dei Carangidi. Ama i fondali rocciosi in mare aperto ma periodicamente si avvicina alla costa. Preda molto ambita dai pescatori subacquei, ha corpo filiforme e pelle liscia con scaglie minute. Il muso è arrotondato, la bocca piuttosto grande con denti piccoli. Una delle due pinne dorsali è molto lunga, falciforme e spinosa. Nel pesce giovane, la livrea è di color giallognolo. Con la maturità diventa grigio azzurra sul dorso, argentea sul ventre e con una fascia dorata lungo i fianchi. La dimensione della ricciola può essere anche ragguardevole e le sue carni sono sode, compatte e dal sapore delicato. Bianche e non eccessivamente grasse, sono ottime al forno, alla brace (non prima di averla marinata), ma anche in padella.
In Liguria , la Ricciola viene anche chiamata leccia, in Veneto lissa, in Toscana saltaleone, nelle Marche alice grande, in Puglia jarrupe o lecc, in Sardegna serviola o lambuga.
(fonte, Pesce, la piccola pesca e la sua cucina, Slow Food Editore; Dissapore.com)
Filetti di Ricciola al Limone con Oliva Taggiasca e Razzola,
Pomodorini Semisecchi di Sicilia e Pinoli Tostati
Ingredienti
4 filetti di ricciola freschissimi da 150 g l’uno
Olive Cultivar Taggiasca e Razzola
Pomodorini semisecchi di Sicilia
due filetti di acciuga sott’olio
Olio extravergine di oliva da Olive Taggiasche
1/2 bicchiere di Vermentino Riviera Ligure di Ponente
il succo di mezzo limone biologico
una manciata di pinoli italiani
prezzemolo fresco tritato
In un tegame dal fondo antiaderente versare due cucchiai di olio extravergine d’oliva e adagiarvi i due filetti di ricciola dalla parte della pelle.
Unire i filetti di acciuga, schiacciarli leggermente e coprire con il coperchio. Dopo circa cinque minuti unire il vino, le olive Taggiasca e Razzola, il succo di limone, i pomodorini semisecchi ed il prezzemolo fresco tritato. Cuocere fino a quando i filetti di ricciola non inizieranno a staccarsi dalla pelle. Controllare, delicatamente, con una palettina.
Qualche minuto prima di spegnere il fuoco, unire i pinoli precedentemente tostati in un padellino dal fondo antiaderente. Servire subito.