Buongiorno a tutti,
per la ricetta di questa settimana, come per la scorsa, rimaniamo in Piemonte con un vino che ne è protagonista : il bianco Gavi DOCG.
Sono stata molto felice di ricevere in omaggio dalla tenuta La Raia questo vino che non avevo mai assaggiato in quanto qui, nel Lazio perlomeno, non è facile da reperire.
Mi sono subito messa alla ricerca di notizie a riguardo e ho scoperto che in Piemonte, soprattutto nella zona del novese, è usato per preparare delle piccole ciambelle “biscottate”, chiamate canestrelli.
Ho notato che queste differiscono poco dalle ciambelline al vino che si trovano qui da noi, così mi è venuta l’idea di prepararle, usando però come vino il Gavi e aggiungendo , a mio gusto, della granella di nocciole, che richiama i prodotti tipici del Piemonte e ben si sposa con gusto non troppo dolce delle ciambelline.
Ingredienti:
- 500g farina 00
- 120 g zucchero
- 130 ml di Vino bianco Gavi, La Raia
- 130 ml di olio extravergine d’oliva
- 50 g di granella di nocciole
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
Procedimento:
Come avrete notato dai pochi ingredienti, preparare queste ciambelline è davvero semplicissimo.
In una ciotola capiente inserite la farina, il lievito, lo zucchero e il sale amalgamandoli.
Aggiungete poi i liquidi, prima il vino e poi l’olio, mescolando finchè non verranno completamente assorbiti dalla farina.
Trasferite il tutto su un piano di lavoro e compattatelo con le mani, a formare una palla. Coprirete e lasciate riposare per circa 10 minuti.
Con le mani, prelevate un po’ di impasto alla volta e modellatelo a formare, dei cilindri prima, delle ciambelline poi.
Passate le ciambelline nella granella di nocciole, posizionatele su una leccarda ricoperta di carta forno e cuocete in forno, preriscaldato a 180°, per circa 30 minuti (fino a doratura).
Buone davvero!
Proprio in questi giorni La Raia ha ottenuto il premio Ecofriendly 2017 promosso da Vini buoni d’Italia, Verallia e Touring Club Italiano per il suo impegno nella salvaguardia dell’ambiente. Un importante riconoscimento che rafforza la consapevolezza de La Raia nell’importanza di perseguire un’agricoltura biodinamica.
Alla prossima,
Chiara