Da quando l’ho scoperto, è già la seconda volta in poco tempo che rifaccio il Budino di Minerbio, perchè è buonissimo. E’ tipico del bolognese, in particolare del piccolo comune di Minerbio, dove nacque intorno al 1800. Si può paragonare grossolanamente ad un creme caramel con panna fresca al posto del latte, a cui vengono aggiunti amaretti secchi sbriciolati e liquore amaretto. La particolarità è che gli amaretti, galleggiando in superficie, formano una crosticina morbida che ritroveremo alla base del budino una volta capovolto.
Il Budino di Minerbio è un dolce semplice e casalingo, anche se si ritrova facilmente nei menù di trattorie e ristoranti della zona, ma necessita di alcuni passaggi ed accortezze imprescindibili, che vi svelerò via via durante procedimento.
Si dice che il Budino di Minerbio sia perfetto quando al suo interno non presenta nemmeno un buchetto ed una fetta dello spessore di un cm riesce a stare in piedi sul piatto. La sua consistenza è liscia e setosa ed eventuali buchetti sono da considerarsi un difetto che, oltre a rovinarne l’aspetto, lo rendono ruvido e rugoso al palato. Il gusto è un’armonia di caramello, vaniglia e amaretto. C’è chi inserisce anche del caffè, ma a mio parere diventa un po’ troppo.
Come ultima annotazione vi dico che ho eseguito il Budino di Minerbio in due versioni: nella prima ho usato 100% panna come da ricetta originale e nella seconda 50% panna, 50% latte con l’aggiunta di un tuorlo per supplire ai grassi della panna mancante. Buone entrambe le versioni, non ho trovato differenze sostanziali.
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| Budino di Minerbio |
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| Budino di Minerbio |
- 500 ml di panna di latte fresca
- 1/2 baccello di vaniglia
- 100 g. di zucchero semolato (opp. 80 g.+ 20 g. di zucch. vanigliato in mancanza della vaniglia)
- 3 uova + 2 tuorli
- 120 g. di amaretti secchi
- 2 cucchiai di liquore amaretto
- 100 g. di zucchero semolato
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 2 cucchiai di acqua





