Oggi con Menù lib(e)ro siamo da Cristina, la nostra chef di questa tappa, e assieme prepareremo i dolcetti di fine pasto, quelli da servire con il caffè!
La ricetta che ho scelto ha origini sarde, un dolce dai caratteristici gusti mediterranei, che si prepara in occasione di feste speciali o nelle festività.
Può essere realizzata con qualsiasi tipo di miele, anche se è consigliato il miele di lavanda, per il suo profumo caratteristico.
Sebbene la sua preparazione richieda un paio di giorni, non è affatto complicata o laboriosa, l’aspetto è molto invitante e il gusto gradevolmente dolce senza essere stucchevole, merito degli oli essenziali dell’arancia.
La ricetta è tratta dal Grande Dizionario Enciclopedico de La Cucina Italiana.
Ingredienti
per 25 dolcetti
4 arance non trattate
120g di miele (circa)
50g di mandorle a filetti
Lavare bene le arance e spellatele con un pelapatate in modo da separare la parte arancione dalla parte bianca. Mettere a bagno per 24-48 ore, cambiando l’acqua almeno 4 volte.
Questa operazione è necessaria per ammorbidire le scorze e attenuare il sapore leggermente amarognolo.
Nel frattempo in una padella antiaderente tostare le mandorle (è possibile farlo anche nel forno, ma a mio parere sul fornello si controllano meglio e risulta più veloce).
Passato il periodo di ammollo, scolarle, tagliarle a listarelle sottili (julienne), pesarle così da avere la quantità precisa di miele.
Prendere la stessa quantità di miele (nel mio caso 120g), metterlo in padella e farlo sciogliere a fuoco basso. Unire le scorzette. Cuocere per circa 20 minuti, mescolando spesso e controllando non non si asciughi troppo, negli ultimi minuti unire le mandorle tostate.
Togliere il composto dal fuoco, attendere qualche minuto che si raffreddi e poi distribuire in pirottini di carta.
E’ possibile anche stenderlo in una teglia e poi, quando freddo, tagliarlo a cubotti.
Con questa ricetta partecipo a Menù lib(e)ro