Ho preso spunto dalla torta salata ligure la Scherpada, che feci tempo fa, che è composta da un involucro di pasta matta ripiena di erbe spontanee il “preboggion”, zucca, formaggio semi stagionato e mollica di pane. Poi cotta in testi di terracotta (io piastra di ghisa).
In questo caso ho utilizzato solo bieta, zucca, cipolla, pecorino romano e la mollica di pane. L’ho cotta su una piastra di ghisa ben calda; una volta pronta ho aggiunto un filo di olio extra vergine di oliva e una spolverata di pecorino grattugiato.
Ingredienti:
Per la pasta matta
250 g di farina forte
1 bicchiere circa di acqua tiepida
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale
Per il ripieno
700 g circa di bieta
100 g circa di polpa di zucca gialla
50 g circa di mollica di pane
100 g di pecorino romano
1 cipolla
qualche foglia di salvia
olio extra vergine di oliva
sale
pepe nero
Preparazione:
Si fa sciogliere il sale nell’acqua, si unisce pian piano la farina, si impasta un po’ e si unisce l’olio extra vergine di oliva. Si impasta fino ad ottenere un panetto liscio. Si lascia riposare coperto per almeno 1 ora, per avere una stesura elastica.
Si lessa la bieta, si scola bene e si strizza.
Si fa saltare in un padella la zucca tagliata a dasini con un filo di olio extra vergine di oliva e alcune foglie di salvia, si sala e si pepa. Una volta cotta si mette da parte.
Nella stessa padella si fa appassire la cipolla tagliato a fettine.
In un recipiente si mette la bieta, la zucca schiacciata, la cipolla, il pecorino e la mollica di pane ammorbidita e strizzata, si aggiusta di sale ed di pepe. Si impasta il tutto fino ad avere un composto compatto.
Si divide il panetto a metà, si stende una sfoglia abbastanza sottile, si distribuisce il ripieno e si copre con l’altra sfoglia, si pressa bene il bordo e si sigilla con una rotella taglia pasta.
Si mette in una teglia o piastra di ghisa ben calda e si fa cuocere per circa 10 minuti da un lato e dall’altro.
Una volta cotta, si aggiunge un filo di olio extra vergine di oliva e si spolvera con il pecorino romano grattugiato e alcune foglie di salvia.