Mentre degustava la raffinata mescolanza di bianco mangiare, pistacchio e cannella racchiusa nei dolci che aveva scelti, Don Fabrizio conversava con Pallavicino e si accorgeva che questi, al di là delle frasi zuccherose riservate forse alle signore, era tutt’altro che imbecille.Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo.
Il Biancomangiare è un dolce al cucchiaio tipico della Sicilia orientale e della zona etnea, di origine araba che arrivò nell’isola attorno al XII secolo. Il nome deriva dal colore bianco degli ingredienti principali: il latte o il latte di mandorle macinate. Ha una consistenza morbida come il budino, può essere arricchito con altri ingredienti, in base alle zone e alla ricette di famiglia.
Il Biancomangiare è citato nel famoso libro il Gattopardo, nella scena del celebre Gran ballo in cui Don Fabrizio si siede al tavolo per gustarlo.
Ingredienti:
per due persone
500 ml di latte intero
80 g di zucchero semolato
50 g di amido di mais
vaniglia
scorza di un limone grattugiato
granella di pistacchi
cannella
Preparazione:
In una ciotola si mette l’amido di mais e circa 100 ml di latte, si mescola.
In un tegame si versa il restante latte, lo zucchero, la scorza di limone e la vaniglia. Si porta a bollore, appena appaiono le prime bollicine, si aggiunge l’amido sciolto nel latte, si mescola fino a che si addensa. Una volta addensato si spegne e si trasferisce negli stampini bagnati con acqua fredda.
Si lascia raffreddare prima di porlo in frigorifero per un minimo di 4 ore.
Una volta addensato, si serve cosparso di cannella e di granella di pistacchi, o altri ingredienti a piacere.
Oggi 23 luglio ricorre la morte dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, morto nel 1957. Questo buonissimo dolce al cucchiaio è un omaggio al grande scrittore siciliano e alla sua terra.