STAMATTINA mi sono alzata all’alba (la mia personale idea di alba, ovviamente) e sono andata al mare. E c’era il vento. I locali la chiamano libecciata. Per me, c’era molto vento. E onde bianche a sbatacchiare furiose sugli scogli
Così spumose e impalpabili che finalmente ho capito dove Neruda ha trovato quel verso “come un fantasma scatenato in riva al mare”. Mi ero sempre chiesta come fa uno a scatenarsi in riva al mare, un fantasma poi, e invece eccole li. Le onde bianche e spumose, fantasmi alti due metri e forse più scatenati in riva al mare.
Certo, la presenza dei frangiflutti aiutava parecchio, ma l’immagine era quella.
E mentre stavo lí a guardare tutti quei fantasmi scatenati, mi sono scoperta le labbra salate. Eppure non mi ero bagnata. E sentirmi il sale sulle labbra alle otto, prima ancora del cappuccino, mi ha fatto un effetto stranissimo. E quando sono tornata a casa, la sera per cena, ho fatto questa panna salata con crostini caldi.
INGREDIENTI
250 ml di panna fresca
1 presa di sale
1 filoncino da crostini
1 cucchiaio di curry dolce
Pomodori a fettine
Avocado al limone a fettine
Quello che avete nel frigo e vi sembra possa andare bene sul pane
ESECUZIONE elementare e fantasia a briglia sciolta per questi crostini che sono attimi con l’aperitivo o come snack calorico spezzafame. Montate la panna molto soda con il sale al posto dello zucchero, tostate i crostini della croccantezza preferita e poi sbizzarritevi con le guarnizioni. Io avevo pomodori, curry dolce e avocado oltre agli immancabili limoni non trattati e ho usato quelli. La panna salata va messa da ultimo, un fiocco bianco adagiato sul crostino fatto con pane e fettina di pomodoro, di avocado marinato nel limone, spolverato di curry dolce e via inventando. Si accompagna con birra Weiss oppure con un rosso non troppo strutturato. O l’immancabile Prosecco. Alla faccia di chi vorrebbe che facesse ingiallire i denti. Certe menzogne, oltre ad avere il peso della bugia, sono patetiche. Bad British guys.
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