La produzione di Peperoni di Senise è orientata a ecotipi locali che si distinguono per un maggior contenuto di sali e vitamina C e un più basso contenuto di acqua. La polpa è sottile e il peduncolo non si stacca dalla bacca durante l’essiccazione che avviene secondo metodi locali naturali, per mezzo dell’esposizione indiretta ai raggi solari, in lunghi serti appesi in luoghi areati.
Con i Peperoni di Senise si realizzano numerosi piatti della tradizione contadina; tra cui i peperoni “cruschi”, cioè croccanti, che accompagnano formaggi e verdure fresche, come fave o insalate. L’uso della polvere, inoltre, esalta la preparazione di molti salumi lucani, ai quali conferisce gusto, colore e un’ottima stagionatura.
Il peperone arrivò a Senise tra il 1500 e il 1600 da allora i contadini locali selezionarono nel tempo le varietà che ancora oggi vengono coltivata. Oltre che all’essiccazione, il peperone veniva destinato anche alla macinazione in polvere, probabilmente in seguito a una grande produzione. E’ da allora che in dialetto si chiama “Zafaran”, ricordando la preziosa polvere dello zafferano. Nei primi del novecento, la preziosa polvere venne esportata in altre regioni e persino in America.
Consorzio di Tutela del Peperone di Senise IGP
C. Garibaldi, 283
85038 Senise (PZ)
tel./fax +39 0973 58 57 33
Zone di Produzione
Comuni di: Chiaromonte, Francavilla in Sinni, Noepoli, Roccanova, Sant’Arcangelo e Senise (provincia di Potenza) –Colobraro, Craco, Montalbano Jonico, S. Giorgio Lucano, Tursi e Valsinni (provincia di Matera).
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