La socia Giuliana Fabris ci racconta la storia della Porchetta, festeggiamo così questa giornata del Calendario del cibo italiano Aifb dedicata ad una delle preparazioni più saporite del centro Italia.
Quando pensiamo alla porchetta subito ci viene in mente un bel panino croccante imbottito di quel meraviglioso maiale insaporito con il finocchietto, ma in realtà in porchetta si possono fare diversi piatti e non in tutti è prevista la carne.
Nelle Marche abbiamo diverse preparazioni, famoso il coniglio che praticamente viene imbottito di un trito costituito dalle sue frattaglie , aglio, pancetta e dose abbondante di finocchio selvatico; ma in porchetta ci sono anche le lumachine di mare e non finisce qui, ci facciamo anche le fave.
Le fave in porchetta sono un tipico piatto contadino, nato dalla necessità, un modo per non buttare le fave vecchie e raggrinzite, un modo per sfruttare al massimo quello che la terra ci dà.
In genere la preparazione classica prevede l’utilizzo della pancetta che va ad insaporire insieme all’aglio e il finocchio il piatto.
Qui oggi vi propongo sia la ricetta vecchia sia quella scaturita dalla genialità di uno chef illustre marchigiano Michele Biagiola
Come afferma Michele, il profumo del finocchio selvatico stufato a lungo con l’aglio genera l’aroma di porchetta senza necessariamente utilizzare la proteina animale.
Quindi si procede a realizzare un intingolo di porchetta vegetale, il porchettato che puo’ essere utilizzato per intingere verdure o tutto ciò che volete, e secondo voi potevo resistere dal provarlo?
Ricetta della tradizione marchigiana
Ingredienti
- 1 kg di fave fresche o 500 g di fave surgelate
- 1 picchio di aglio
- 1 fetta di pancetta
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- un mazzetto di finocchio selvatico
- olio extra vergine di oliva
- sale e pepe
Preparazione
Tritare finemente aglio e finocchio, in una padella con l’olio mettere il trito la pancetta a dadini e le fave e salare.
Mescolare bene e poi aggiungere il vino lasciamo insaporire un attimo e poi aggiungiamo un bicchiere scarso di acqua calda.
Coprire il tegame e lasciar cuocere a fiamma dolce per circa 30 minuti, o comunque sino a che le fave diventano morbide.
Se necessario aggiungere acqua, sempre calda.
a fine cottura spolverare con pepe e servire.
Intingolo di porchetta vegetale di Michele Biagiola dal libro “Spaghetti”
- 1 mazzetto di finocchietto selvatico
- 50 g di aglio fresco tagliato a pezzetti vino bianco secco
- olio extra vergine di oliva
- sale e pepe
Preparazione
In una padella con olio, soffriggere a fiamma vivace i gambi del finocchietto, sfumare con la metà del vino, far evaporare unire l’aglio e il restante finocchio, salare e pepare; sfumare ancora con il restante vino facendolo evaporare, spegnere e tenere da parte.
Con questo intingolo lo chef arricchisce un piatto di spaghetti con verdure di stagione dorate in olio separatamente.
Io l’ho aggiunto alle fave lessate.
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/porchetta.html