La storia
Vuole la tradizione che, secoli fa, nel giardino di un tempio buddista, in Tibet, ci fosse un pozzo accanto al quale cresceva un arbusto. Giunti a maturazione, i suoi piccoli frutti rossi cadevano nell’acqua e chi ne beveva riusciva a vivere in salute cent’anni e più. Il segreto del “pozzo dell’immortalità” era, forse, nelle bacche del Lycium barbarum, noto alle popolazioni himalayane con il nome di goji, che rilasciava nell’acqua preziosi sali e vitamine.
Il goji è un frutto curativo (i medici taoisti raccomandavano di mangiarne ogni giorno per affrontare il freddo, i raggi ultravioletti e la fatica della vita in quota) che cresce anche sulle montagne della Cina, in Corea e in Mongolia, dove si utilizza come ricostituente naturale e antiage. La scienza conferma che la polpa del goji, solanacea stretta parente di pomodori, peperoni e melanzane, è uno scrigno di sostanze antiossidanti fra cui una categoria particolare di polisaccaridi, gli LBP (Lycium Barbarum Polysaccharides), che rappresentano il 31% del peso del frutto e riducono lo stress ossidativo, le infiammazioni e le allergie, con un’efficace azione di rinforzo sul sistema immunitario.
Le tante proprietà del goji
Il goji contiene 18 aminoacidi essenziali, 21 minerali e tanto betacarotene, che protegge la pelle dai danni di sole e inquinamento. È anche una generosa fonte di vitamina C, che previene le infezioni, e vitamine del gruppo B, che tonificano il sistema nervoso e armonizzano le funzioni della tiroide.
Amico delle donne in età fertile e in menopausa, migliora l’assorbimento di ferro e calcio riducendo il rischio di anemie e osteoporosi ma non va assunto in gravidanza, perché sollecita la muscolatura uterina. Inoltre, è un toccasana per abbassare glicemia e colesterolo, rigenera il fegato e aumenta la sintesi di globuli bianchi, proteggendo le cellule dalle degenerazioni.
Tabella valori nutrizionali delle bacche di Goji
Dove trovare e come usare il goji
Il goji si trova in erboristeria e negozi bio sotto forma di bacche essiccate, capsule o succo. Venti bacche al giorno sono la dose per uno snack o da unire agli impasti di ciambelle e plum cake, muesli e frullati. Ammollate in acqua, si sposano con le insalate, per esempio con rucola, sedano, finocchi e mele verdi. Per un decotto utile in caso di cistite, si fa bollire 1 cucchiaio di bacche in 1 tazza d’acqua per 10 minuti, si filtra e si beve (3-4 tazze al giorno).La tisana alle bacche di Goji va bevuta due volte al giorno, mettete in una tazza una manciata di bacche ,versate acqua calda quindi lasciate in infusione per 5 minuti passato il periodo bevete l’acqua e mangiate le bacche ( tra l’altro hanno un sapore molto gradevole). Due capsule a colazione, per un mese, sono un’ottima cura ricostituente. Il succo si beve puro o diluito con acqua e può arricchire di antiossidanti le confetture di uva e frutti di bosco: ne basta un misurino (in dotazione) a fine cottura.
Controindicazioni:
Le bacche di goji sono sconsigliate:a
chi assume farmaci anticoagulanti
chi assume farmaci per la pressione
tutti i soggetti allergici a pollini
N.B. Informazioni e foto prese dal web…