Zuccherini montanari

Oggi la rubrica L’Italia nel piatto tratta di piatti tradizionali che vengono serviti nelle feste nuziali o durante il rito del matrimonio.
In Emilia Romagna ed in particolare a Bologna si festeggia con gli zuccherini bolognesi (detti anche in dialetto zucarén), sono dei dolcetti tradizionali che accompagnano le occasioni più importanti come matrimoni. Hanno la forma di un anello nuziale e sono simbolo di abbondanza e felicità per gli sposi. In passato  i confetti erano molto costosi e non tutti potevano permetterseli, al loro posto venivano offerti agli invitati questi biscottini in segno di augurio di prosperità e felicità.
Hanno la forma di anello nuziale e simboleggiano la nuova unione
La preparazione richiede un pochino di pazienza per creare gli anellini, che dovrebbero essere proprio piccini piccini, ma per il resto la ricetta è molto facile.
Gli zuccherini bolognesi però li avevo già preparati anni fa e qui vi lascio il link, così mi sono spostata in collini a Porretta Terme sull’Appennino Tosco-Emiliano e qui ho potuto scoprire altri zuccherini, quelli montanari.
La base è simile, sempre una frolla, ma questi sono decisamente più rustici nella forma e più grandi di dimensione, inoltre vengono aromatizzati all’anice e glassati con la bollitura di zucchero e liquore di anice.
Anche questi venivano preparati e offerti agli ospiti per celebrare le feste importanti quali Natale, Pasqua e soprattutto in occasione dei matrimoni.
In diversi paesi dell’Appennino sono tuttora donati agli ospiti dei matrimoni, insieme a bomboniere e confetti, in segno di buon augurio.
Gli Zuccherini montanari sono stati inseriti nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) con il nome zuccherino montanaro bolognese, e sono venduti nei panifici della zona spesso raccolti in lunghe collane.

Zuccherini montanari

Ingredienti:
500 gr. di farina 00
200 gr. di zucchero semolato
 4 uova
 1 bustina di lievito vanigliato per dolci
100 gr. di burro
1 cucchiaio di semi d’anice
4 cucchiai di liquore all’anice
 un pizzico di sale

Per la glassa:
300 gr. di zucchero semolato
100ml di acqua
50 ml di liquore all’anice

In una ciotola montare le uova con lo zucchero utilizzando uno sbattitore elettrico fino ad ottenere un impasto spumoso. Su un tagliere versare la farina setacciata insieme al lievito, fare un incavo e versare il composto spumoso, un pizzico di sale, il burro sciolto sul fuoco e raffreddato, i semi d’anice e il liquore. il latte necessario per ottenere un impasto omogeneo. Impastare bene e se ci fosse bisogno aggiungere un cucchiaio o due di latte.

Con piccole quantità d’impasto formare dei cordoncini di circa 2-3 cm di larghezza, lunghi 10-12 cm.

Chiuderli ad anello, attorcigliandoli su se stessi e facendo attenzione che le estremità aderiscano bene. E’ possibile tare dei taglietti per tutta la circonferenza gli anelli con le forbici (io mi sono dimenticata, questa forma utilizzando un nastro di pasta arrotolato e i tagli serve per far aderire meglio la glassa che si andrà a mettere dopo).

Mettere gli zuccherini su una placca coperta da carta  da forno, ben distanziati fra loro e cuocere in forno già caldo per 15 minuti a 160°.

Nel frattempo preparare la glassa.
In un tegame rotondo, largo e con i manici (comoda per candire) mettere lo zucchero, stemperarlo con il liquore all’anice e l’acqua.
Mettere sul fuoco il tegame e fare bollire fino a  110°C  aggiungerli direttamente nel tegame . Mescolare accuratamente a fuoco dolce per assicurarvi che tutti i biscotti vengano ricoperti dallo sciroppo in modo uniforme e continuare fino a che i dolcetti non risulteranno brinati perché lo zucchero si sarà cristallizzato .
Versare i biscotti su un vassoio rivestito con carta forno e lasciare raffreddare completamente.

Gli zuccherini si conservano in una scatola di latta per diverso tempo, venivano anche infilati ad un cordoncino e regalati come se fosse una collana.

Ecco i piatti delle altre regioni d’Italia:

Valle d’Aosta: Polenta ai formaggi con crema di fave 

Piemonte: Giuraje: I Confetti del Matrimonio Canavese

Lombardia: Tentasiù de la spusa (Torta di rose) 

Trentino – Alto Adige: Brezdel  

Veneto: Carfogn, il dolce degli sposi bellunese

Emilia-Romagna:  Zuccherini montanari

Liguria: Corzetti stampati con sugo di carne 

Toscana: Ginestrata 

Marche: Ciaramilla marchigiana 

Umbria: Zuccarini degli sposi 

Lazio: Le ciambelle degli sposi 

Abruzzo: Zuppa reale

Molise: Taralli di Venafro o v’scuott 

Campania: Le pastarelle degli sposi 

Puglia: La Faldacchea di Turi

Basilicata: Tumact Me Tulez – tagliatelle con mollica di pane, alici e noci

Calabria:Suspiri o durci de zziti 

Sicilia:“Maccarruna di zitu a stufatu” – Maccheroni dei fidanzati -

Sardegna: Bianchittos 

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