Care Ciriddine
oggi parliamo di cellulite!
La cellulite è non solo un odioso inestetismo cutaneo, ma è proprio un’alterazione del tessuto cutaneo stesso con alcune caratteristiche specifiche. Il nome scientifico è PEFS, Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica, ovvero una degenerazione del tessuto cutaneo e sottocutaneo con accumulo di liquidi, con sofferenza del tessuto adiposo.
La cellulite interessa oltre la metà della popolazione, con prevalenza le donne, ma può coinvolgere anche il genere maschile in forma più lieve (fino a 4 uomini su 10). Compare soprattutto su glutei e cosce ma non è raro che, se trascurata, si presenti anche su gambe, braccia e pancia.
Alla base della presenza della cellulite troviamo fattori genetici e ormonali, tuttavia è causata o aggravata da uno stile di vita troppo sedentario, da un’alimentazione scorretta, da una scarsa idratazione dell’organismo, dall’aumento di peso, dall’assunzione di alcool e dal fumo di sigaretta.
Tutto questo comporta una cattiva circolazione e provoca ritenzione idrica.
Per questo la cellulite va combattuta su più fronti e con costanza, adottando uno stile di vita sano che comprenda la serie descritta di buone abitudini.
La cellulite si presenta in diversi tipi.
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Si tratta della fase iniziale, la più comune, in cui prevale il ristagno dei liquidi. È una condizione che può essere curata con buoni risultati. Più frequente nelle donne giovani, anche se magre, la cellulite dello Stadio 1 può essere accompagnata da smagliature, che indicano una sofferenza delle fibre.
È la classica ‘buccia d’arancia’ quando pizzichiamo la pelle o irrigidiamo il muscolo. Principalmente è presente su glutei, cosce, regione interna del ginocchio, deltoide.
Cellulite fibrosa ‘pastosa’
In questa seconda fase si formano alcuni piccoli noduli mentre il tessuto connettivo di sostegno perde elasticità. Se trattata in maniera tempestiva, è una condizione reversibile. Tipicamente riguarda le persone che hanno frequenti e veloci variazioni di peso.
Ai classici segni della ‘buccia d’arancia’ si aggiungono avvallamenti più o meno evidenti. Il colore della pelle può apparire in maniera non uniforme. Le zone colpite possono risultare leggermente dolorose al tatto e più fredde al tatto nelle zone circostanti. Come nello Stadio 1, è presente su glutei, cosce, regione interna del ginocchio, deltoide.
Cellulite sclerotica ‘flaccida’ o ‘molle’
In questa terza fase i noduli diventano più grandi e dolenti al tatto. Possono comparire anche edema dei tessuti e segni di insufficienza venosa o linfatica. Anche in questo stadio la condizione è reversibile.
La parte del corpo dove è presente è molle e senza tono, la ‘buccia d’arancia’ è molto evidente, anche senza compressione. Al tatto si prova dolore, la cute è fredda. Oltre alle zone interessate dai primi due Stadi, questa tipologia di cellulite può riguardare polpacci e caviglie.
Cellulite sclerotica
È l’ultimo stadio della cellulite. In questa fase peggiorano le alterazioni dello stadio precedente.
In questa fase sono presenti macronoduli dolorosi al tatto e la pelle appare con l’aspetto ‘a materasso’.
Al secondo stadio i tessuti diventano meno elastici e più freddi rispetto alle altre aree del corpo e i cuscinetti sono più visibili; pizzicando la pelle si avverte un fastidio e si avvertono dei piccoli granuli; le caviglie sono piuttosto gonfie alla fine della giornata.
Una cellulite al terzo stadio, la più difficile da debellare, è caratterizzata da cuscinetti molto visibili e evidenti, massaggiando e premendo la pelle si avverte dolore e si percepiscono dei piccoli noduli; la sera le caviglie risultano molto gonfie e si percepisce una certa pesantezza agli arti inferiori.
Sebbene una cellulite più recente sia sicuramente più semplice da trattare, anche la cellulite al secondo e al terzo stadio può essere eliminata se si affronta l’inestetismo su più fronti e con costanza.