Ti Presento Mater Bistrot – Milano

Mater come materia e come madre. Come ricerca dell’essenza, dell’origine, della
creazione. Un luogo dove riscoprire il piacere di uscire sentendosi come a casa, dove l’informalità è la chiave di lettura dell’esperienza culinaria.
L’idea di Mater Bistrot nasce dall’incontro di prospettive di Giuseppe Pillone e
Salvatore Giannone, che dopo aver passato anni a lavorare in tandem su progetti
creativi in campo pubblicitario hanno deciso di assecondare la comune passione
per il buon cibo e vino, dando forma a un locale in grado di raccontare il loro modo
di vivere e pensare il mondo della ristorazione.
Un concetto di ristorazione altamente contemporaneo e urbano, che si traduce nel
registro gastronomico disegnato dallo chef Alex Leone, giovane talento culinario e
terzo socio del locale che completa il team di Mater Bistrot e regala un’impronta
distintiva grazie alla sua capacità di comporre piatti dai sapori autentici con una
visione fuori dagli schemi.
Nessun tabù gastronomico per questo giovane chef che da Mater Bistrot sperimenta
con stile e personalità senza scendere a compromessi. Il retaggio artistico
da ex writer e le esperienze gourmet nell’alta cucina si intrecciano all’interno delle
sue creazioni per dare vita a piatti dove colori vibranti e geometrie scomposte
sono protagonisti, diventando segno e punto di partenza per un viaggio gastronomico
ad alto tasso emozionale.
Tra acidità vivacizzanti, note affumicate, accellerate sull’amaro e giochi di consistenze
la cucina di Alex Leone sorprende e conforta allo stesso tempo, grazie alla
sua capacità di esprimere al meglio l’essenza dell’ingrediente protagonista e creare
effetti inattesi attraverso il sapiente utilizzo di marinature, accostamenti audaci e
contrasti di sapore che trovano il loro equilibrio nel gusto.
Il menu si divide in piatti “da mangiare con le mani”, pensati per essere gustati e
condivisi tra i commensali durante un aperitivo gourmand a base di piccole creazioni,
come le polpette di mare ‘nduja o la raffinata ostrica abbinata a guanciale e
frutta, per poi passare alla parte della carta da mangiare “con le posate” dove le
pietanze non prevedono una rigida suddivisione e un ordine prestabilito, ma sono
pensate per essere scelte e gustate in stile libero seguendo i diktat dei moderni
bistrot.
Il menu offre un percorso vario e stimolante, che esplora sapori e tecniche differenti,
riattualizzando anche metodi antichi come quello dell’olio cottura, particolarmente
attuale per la capacità di mantenere intatti sapori e aromi degli ingredienti.
I vini da Mater Bistrot sono i co-protagonisti dell’esperienza culinaria e anzi la
esaltano: più di 80 etichette scelte, un’accurata selezione delle migliori cantine
italiane ed europee che producono vini naturali. Solo vino vero, quello dei vignaioli,
che cambia di sapore da anno in anno e non viene alterato per seguire mode e
gusti convenzionali.
“La carta dei vini di Mater Bistrot è frutto di un numero infinito di giri gastronomici
per l’Italia.” racconta Salvatore. “Ci è sempre piaciuto bere e parlare. Andare per
cantine ci ha permesso di fare entrambe le cose. Abbiamo conosciuto persone che
amano la propria terra e rispettano i loro prodotti, che fanno del loro meglio per
consegnarci un vino che parli di sé, senza aggiungere altro. Perciò quasi tutte
fermentazioni spontanee, rifermentazioni in bottiglia per le bolle, e sempre più
spesso nessuna aggiunta di solfiti. Prodotti buoni e autentici, che ti permettono di
berne un bicchiere in più!”
Per la mia esperienza ho chiesto a  chef Alex  di farmi scoprire la sua filosofia scegliendo lui per me e non ho sbagliato…è stata un esperienza come dire rock ‘n roll, un viaggio tra consistenze, sapori perfettamente bilanciati e molta tecnica ho iniziato “con le mani “ una polpetta di mare con maionese al wasabi, un carciofo alla giudia, ostrica con salsa ceviche, cipolla agrodolce e kiwi giallo, passando per pane, burro all’ananas e pepe rosa con acciuga masculina di magghia (presidio slow food) per poi” tirar fuori le posate” per affondarle in una lingua di vitello con cavolo viola, caffè e arachidi; per poi passare ad un piatto straordinario per le consistenze e sapori con zucca, barbabietola, erborinato di capra, capperi (foglie) e quinoa soffiata per prepararmi ad uno spiedino di anguilla olio al sesamo ed insalata di mela verde. Questa era la preparazione al raggiungimento dell’umami… prima con un pomodoro pelato “Paolo Petrilli” arrosto con dashi di porcini, soia ed erbe aromatiche a seguire uno spaghettone “verrigini” burro acido al bergamotto, peperone crusco e colatura di alici. I dolci variano di giorno in giorno e sono sempre a cura dell’estro di chef Alex
Linee minimal e ispirazioni retrò un mix & match dall’allure contemporaneo.
Tavoli di marmo, poltrone in velluto dall’aria retrò, luci soffuse e tanto ferro. Il look
di Mater Bistrot è altamente contemporaneo nella sua capacità di mixare e far
dialogare ispirazioni differenti, unite dal minimo comune denominatore della
semplicità.
Lo spazio è caratterizzato da un’eleganza urban chic che conquista senza esibirsi e
che mette in primo piano l’importanza della cucina, a vista e ben illuminata, dove
si muove con grazia lo chef Leone insieme al suo giovane e dinamico staff.
Una location suggestiva che ricorda le atmosfere raffinate dei bistrot parigini,
pensato per accogliere gli ospiti all’insegna dell’informalità, ma senza trascurare i
dettagli che sono protagonisti in ogni aspetto di Mater Bistrot.
Il bistrot è aperto a pranzo, aperitivo e cena, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
Mater Bistrot
Via Pasquale Sottocorno, 1
20129 Milano
chiuso il lunedì a pranzo e domenica tutto il giorno
tel. 02/91321602
cell. 391/7409868
ostrica, salsa ceviche, cipolla rossa e kiwi giallo
dolce del giorno 
dolce del giorno

spaghettone Verrigini, burro acido al bergamotto, peperone crusco e colatura di alici

pomodori pelati Paolo Petrilli arrosto, dashi di porcini,soia ed erbe aromatiche 

zucca, barbabietola, erborinato di capra, quinoa e capperi

spiedino di anguilla, olio al sesamo e insalata di mela verde 

lingua di vitello, cavolo viola, caffè e arachidi

carciofo alla giudia

polpetta di mare/maionese al wasabi

pane, burro all’ananas e pepe rosa, acciuga masculina di magghia

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