Il tarallo appartiene senza dubbio alla tradizione gastronomica dell’Italia meridionale. I taralli pugliesi si differenziano per le dimensioni (pertanto chiamati tarallucci) e per l’utilizzo dell’olio extravergine di oliva al posto dello strutto.
Friabili, dal gusto sapido a forma di anellino, la ricetta classica che vi propongo Taralli pugliesi sono aromatizzati con semi di finocchietto selvatico, ma si possono insaporire con aromi diversi: al peperoncino, con tanto pepe, al rosmarino o con cipolla ecc.
Si possono conservare a lungo in una scatola chiusa.
Ingredienti
500 g di farina
150 g di olio extravergine di oliva
100 g di acqua
125 g di vino bianco
1 cucchiaio di semi di finocchio selvatico
1 cucchiaino di lievito per torte salate
10 g di sale
pepe q.b
Unite i liquidi e il sale-pepe.
Incorporate ai liquidi la farina con il lievito poco alla volta fino ad ottenere un panetto omogeneo e elastico.
Fate riposare l’impasto per circa 1 ora.
Fate dei serpentelli lunghi e sottili(1cm di diametro) e tagliateli in lunghezza 8-10 cm circa.
Sigillate le due estremità in modo da ottenere tante ciambelline a forma di anello.
Portate a bollore abbondante acqua, immergete 10 taralli per volta e lasciateli cuocere sino a quando non saliranno a galla. Pescateli con una schiumarola e adagiateli su un canovaccio per asciugarli.
Toglieteli dal canovaccio, portateli sulla teglia rivestita di carta da forno e cuoceteli a 200°C con forno ventilato per circa 20 minuti.
Servite i tarallucci con l’aperitivo oppure accompagnateli con olive, mozzarelline o pomodorini.