Benvenuti nella settimana più verde dell’anno!
Sopratutto qui in Liguria dove, dallo scorso lunedì 13 marzo sono cominciati i festeggiamenti e la raccolta firme per la candidatura a Patrimonio dell’Unesco del Pesto Genovese.
Cari lettori, parliamoci chiaro: lo è la pizza, perché non può esserlo anche la nostra amata “salsa”?
Una settimana densa di appuntamenti, tutti consultabili QUI, culminante sabato con “Il Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio”.
E su questo blog, tornato online dopo qualche mese, voglio festeggiare questa settimana speciale con un piatto da #orgogliopesto che viene dall’entroterra genovese.
Una volta, quando la farina di frumento era preziosa quanto l’oro e scarseggiava, si preparava la pasta fresca mescolandola con la farina di castagne, reperibile in quantità decisamente più abbondanti e assai più calorica.
All’uso, quando magari terminavano pure le patate, si usava sostituirle con i cavoli navoni, dei quali vi parlerò nel prossimo post, condendo tutto con abbondante pesto e portando in tavola un ottimo piatto sostanzioso con quello che la campagna forniva.
Ingredienti per 4 persone
- 150 g di farina di castagne
- 350 g di farina 1
- un uovo
- poca acqua
- sale.
Per condire
Pesto genovese (post vecchissimo per ottenere un pesto decente con il frullino)
Un piccolo cavolo navone
Setacciate entrambe le farine sul piano di lavoro e disponetele a fontana.
Rompetevi nel mezzo un uovo, aggiungete un bel pizzico di sale e cominciate a impastare aggiungendo pochissima acqua, tanta abbastanza da avere una pasta soda e compatta.
Attenzione a non aggiungere troppo liquido, in cottura le tagliatelle si romperanno.
Formate una palla e avvolgetela nella pellicola. Lasciate riposare tutto in frigorifero per almeno mezz’oretta.
Nel frattempo pelate il navone e tagliatelo a cubetti non troppo grossi, lavate bene sotto l’acqua corrente e tenete da parte.
Riprendete la pasta, ora avete due soluzioni:
1 – Utilizzando il mattarello, stendete la pasta dello spessore di 2 mm circa, poi arrotolatela su se stessa e, con il coltello, tagliate tante strisce regolari, così da ottenere tante tagliatelle.
2 – Stendete la pasta con la classica Imperia, l’attrezzo universale delle nonne, non troppo sottile, mi raccomando: con la mia macchinetta, sono solita fermarmi a metà dei numeri dello spessore. Successivamente utilizzate il rullo per le tagliatelle.
Scaldate abbondante acqua in una pentola capiente, salatela e, una volta che bolle, buttatevi i navoni a cubetti.
Trascorsi 5 minuti, tuffate le tagliatelle e cuocetele, avendo cura di mantenere il bollore dell’acqua basso.
Assaggiate per stabilire il vostro grado di cottura preferito, a noi piacciono al dente, quindi trasferite tutto in una capiente ciotola e condite con abbondate pesto.