Spahetti alla chitarra al sugo di cinghiale per Light & Tasty

                                  

Eccoci al nostro consueto appuntamento con Light & Tasty: il tema da sviluppare oggi è rappresentato da pietanze a lunga cottura. Non è stato difficile pensare ad un piatto in particolare quanto piuttosto inquadrarlo anche nel macro-tema che ci siamo date, ossia la leggerezza. In effetti, a pensarci bene,  i piatti leggeri prediligono cotture veloci che non modificano di molto le caratteristiche organolettiche dei cibi: ma dai per una volta faremo eccezione!

Oggi vi parlerò del pranzo della domenica che è per noi siciliani, il clou della settimana: devi cucinare tanto, per lungo tempo e per il doppio delle persone che hai a pranzo; tanto ci sarà sempre qualcuno che dice: “saiddu se abbasta” (chissà se basta). Se si deve fare il sugo, bisogna alzarsi presto in modo che il suo profumo pervada la casa e svegli quelli della famiglia che si concedono un risveglio tardivo.

Ingredienti per il sugo di cinghiale: 1 kg di polpa di cinghiale (ho scelto la coscia); olio extravergine d’oliva, un cipollotto, foglie d’alloro, estratto di pomodoro 100 g circa (io uso quello fatto in casa), vino rosso.

Faccio soffriggere della cipolla di Giarratana con olio extravergine e una foglia d’alloro.

                                   

Aggiungo quindi dei pezzi di coscia di cinghiale, faccio rosolare bene e sfumo con un bel bicchiere di vino rosso: quale vino? Ma quello di mio papà, s’intende!

Ora è il momento del pezzo forte  ”u strattu”, il nostro meraviglioso concentrato di pomodoro datterino fatto in casa!


Aggiungo dell’acqua per diluirlo, metto il coperchio e faccio sobbollire per un paio d’ore.


Questo è il risultato: da leccarsi i baffi! E non è ancora finita. Perché dovete sapere che il sugo si sposa  a meraviglia con la “pasta ‘mpastata”, quindi non ho ancora finito di lavorare! 

Ingredienti: Semola di grano duro e uova (calcolate un uovo per ogni persona con circa 100 g di semola). Impastare bene e prepararsi a tirare la sfoglia: è di rigore il mattarello affinché sia più ruvida e prenda bene il sugo.

Tirata la sfoglia, la tagliamo in pezzi e prendiamo la chitarra. Questo è un oggetto comprato in uno dei nostri viaggi, in un paesino dell’Abruzzo, Scanno. Noi amiamo molto l’Abruzzo, la sua gente, la sua cucina e i nostri amici. Tutto ciò a cui siamo legati entra a far parte della nostra cucina, quindi non è strano che i nostri menù siano un miscuglio di cucine regionali: l’impronta sicula però predomina.


Appoggiata la sfoglia sulla chitarra, passiamo il mattarello sopra.


Si pizzicano le corde e gli spaghetti cadono giù.


Li distribuisco  sulla spianatoia, in modo che non si attacchino: intanto che l’acqua bolle, guardate che orizzonte gastronomico!!!



Appena vengono a galla sono pronti; scolateli e sistemateli su un letto di quel fantastico sugo.

Guarnite con un bel pezzo di cinghiale, con delle foglie d’alloro e una nevicata di ragusano DOP.
Adesso, tutti a tavola perché la bontà non si fa aspettare!
Ecco per voi, le altre proposte del team: 
Carla: Cioncia pesciatina https://arbanelladibasilico.blogspot.com/2022/01/cioncia-pesciatina-per-light-tasty.html
Catia: Arrosto di maiale al vino rosso https://blog.giallozafferano.it/catiaincucina/arrosto-di-maiale-al-vino-rosso/
Daniela: Spezzatino di tacchino con albicocche, miele e mandorle https://maninpastaqb.blogspot.com/2022/01/spezzatino-di-tacchino-con-albicocche.html
Elena: Coda alla vaccinara https://zibaldoneculinario.blogspot.com/2022/01/coda-alla-vaccinara.html
Milena: Guancia di manzo alla birra https://dolciepasticci.blogspot.com/2022/01/guancia-di-manzo-alla-birra.html
Serena: Seppie piselli https://www.verdepomodoro.it/2022/01/seppie-e-piselli.html

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