Sono sempre stata attratta dalle coltivazione di ortaggi e piante antiche, trovo che siano il punto di unione tra il presente, sempre caotico e frettoloso, e il passato riflessivo ed essenziale.
Lo ammetto ho fatto richiesta per partecipare a questo contest soprattutto per avere qualche bulbo da seminare; ho deciso di diffondere la biodiversità
Dopo tutto direte ma è una cipolla, e che cipolla dico io.
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Tavola tratta da Foraging and Feasting :A Field Guide and Wild Food Cookbook |
La cipolla d’Egitto rientra tra i prodotti segnalati dall’Arca del gusto di Slow Food la quale ha l’intento di salvaguardare quei prodotti che sono a rischio di estinzione.
La cipolla egiziana è un antico ortaggio, in passato coltivato anche in Italia e che ora sta di nuovo tornando in produzione grazie ad un gruppo di agricoltori, infatti è una specialità del Ponente Ligure in particolare della Val di Nervia.
Il suo nome scientifico Allium cepa proliferum (o viviparum), ma per lo più è conosciuta come “albero delle cipolle”, “cipolla che cammina” in riferimento alle sue caratteristiche che poi vedremo; mentre la denominazione egiziana non è ben chiara anche perchè proviene dall’Asia Occidentale, probabilmente si fa riferimento alla venerazione che gli Egiziani avevano nei confronti di questo ortaggio considerandolo simbolo di vita eterna.
Albero di cipolle perché questo nome curioso?
Detta anche la “cipolla che cammina” perché in estate quando i fusti si seccano lasciano cadere le cipolline sul terreno, in breve tempo emettono le radici e formano nuove piante, quindi abbiamo così un ciclo culturale perenne.
Sarà pure piccola ma è veramente tosta
il bulbo riesce a sopportare anche temperature glaciali, resiste sino a -50°, addirittura può essere congelato e comunque una volta seminata sarà in grado di germogliare.
“Questa ricetta partecipa al Contest MA CHE CIPOLLA D’EGITTO! 2018”

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http://www.edizionizem.com/ |
Per la ricetta mi sono fatta ispirare dallo chef stellato Michele Biagiola mago delle erbe e dei sapori semplici, è stato proprio grazie a lui che non ho più gettato la cipolla , quella cipolla per un attimo di distrazione va un po’ oltre la doratura e si attacca al tegame; non gettatela ma usatela e vi stupirà.
- 350 g di spaghetti
- 5 bulbilli di cipolla egiziana e qualche foglia
- 3 uova
- 50 ml di panna fresca
- olio extra vergine di oliva
- sale
- 2 bulbilli di cipolla egiziana
- 3 patate novelle piccole
- 4 fiori di zucca
- ceci verdi con il loro baccello
- 1 pomodoro ramato scottato e privato della sua buccia
- alcune foglioline tenere di malva, portulaca
- finocchio selvatico
- olio extra vergine di oliva
- sale e pepe