Dal corso Sale Pepe Sicurezza dell’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale delle Venezie
Grazie ad AIFB Associazione Italian Food Blogger
Cosa sono i prodotti ortofrutticoli?
Sono alimenti fondamentali per la nostra dieta che rinforzano le difese immunitarie, riducendo i rischi connessi a malattie cardiovascolari, diabete, tumori e obesità. Sono molto ricchi di acqua, vitamine, sali minerali, fibre e sostanze protettive.
Vediamoli nel dettaglio in questa suddivisione della Dieta a Colori, così come rappresentata da Sale Pepe e Sicurezza:
- Bianco:
Aglio, asparagi, cavolfiori, porri, legumi, patate, mele e pere. Il colore dipende da composti come la quercetina. Sono ricchi di vitamine, sali minerali e fibre, polifenoli, flavonoidi, vitamina C, composti solforati, selenio.
- Rosso:
Pomodori, rape, peperoni, ravanelli, anguria, ciliegie e fragole sono alimenti ricchi di licopene e antocianine che hanno proprietà antiossidanti.
- Blu/viola:
Melanzane e radicchio, frutta come prugne, fichi, uva nera e frutti di bosco. Il colore tipico di questo gruppo è dato da pigmenti chiamati antocianine; inoltre contengono carotenoidi, vitamina C, potassio e magnesio.
- Giallo/arancio:
Carote, peperoni e zucche contengono il betacarotene, le vitamine del gruppo B, C, E, sali minerali e amidi. Tra la frutta vi sono melone, albicocche, pesche e nespole e gli agrumi come arance, limoni, mandarini e pompelmi: ricchi anch’essi di carotenoidi, vitamina C e flavonoidi.
- Verde:
Broccoli, cavoli, spinaci, carciofi, zucchine, fagiolini e insalata, sono a basso contenuto energetico e ricchi di folati e caroteni. Le verdure in baccello, in germogli e a fiore sono poco caloriche e contengono fibre. Contengono clorofilla, carotenoidi, magnesio, vitamina C, acido folico e luteina. I frutti che fanno parte di questo gruppo sono kiwi e uva bianca.
Come trattare e conservare
questi prodotti?
- Lavarli in modo accurato:
- con disinfettanti a base di cloro con peracidi
- oppure con aceto
- oppure con bicarbonato e acqua
- Evitare il contatto diretto con materiali e attrezzature o prodotti sporchi.
Esiste un rischio biologico?
I prodotti ortofrutticoli possono essere contaminati in vari stadi della filiera, a cominciare dal contatto con il terreno, i concimi, acqua eventualmente inquinata, cross-contaminazioni dovute alla non corretta manipolazione degli operatori della filiera oppure da parte del consumatore finale.
Le tossinfezioni alimentari associate a questi prodotti possono essere: salmonella, listeria monocytogenes, escherichia coli, norovirus, yersinia enterocolitica, campylobacter.
Esistono rischi chimici
e da cosa dipendono?
Esistono molti rischi chimici e possono dipendere prevalentemente da:
- inquinanti ambientali (esempio piombo, diossine, idrocarburi, …). Bisognerebbe evitare di acquistare prodotti derivanti da zone inquinate.
- pesticidi usati dagli agricoltori
- Nitrati, nitriti, nitrosammine (sostanze che possono trovarsi nelle acque di irrigazione o nel suolo)
- elementi di tossicità naturale presenti su questi prodotti come le sostanze tossiche di alcuni funghi o la solanina presente nei peperoni, nelle patate, nei pomodori e nelle melanzane.
I prodotti ortofrutticoli possono anche essere la causa di allergie ed intolleranze, come nel caso della frutta con il guscio o della pesca. Le persone che soffrono di queste intolleranze devono fare particolare attenzione alle etichette di questi alimenti.
Ai fini dell’acquisto dei prodotti ortofrutticoli, possiamo distinguere 5 gruppi di prodotti sulla base dei trattamenti e delle lavorazioni applicate a tali prodotti. Eccoli nel dettaglio:
- Prodotti freschi e interi, che non hanno subito alcun trattamento. Vanno conservati in frigorifero, nei cassetti più freddi dedicati a frutta e verdura.
- Prodotti che hanno subito un processo di pastorizzazione o sterilizzazione, a cui sono stati aggiunti conservanti; sono venduti in barattolo (verdure sottolio, sottaceti, salamoie). Vanno conservati a temperatura ambiente fino all’apertura e, una volta aperti, devono essere conservati in frigorifero e consumati nel giro di pochi giorni.
- Prodotti che sono stati surgelati o congelati, da conservare in freezer.
- Prodotti freschi, puliti, tagliati e confezionati in imballaggi chiusi, pronti per il consumo. Vanno conservati in frigorifero e consumati in circa 2 giorni e comunque non oltre la data riportata sull’etichetta.
- Prodotti semilavorati che hanno subito un primo trattamento di cottura e successivamente confezionati sottovuoto o in atmosfera protettiva. Vanno conservati in frigorifero e hanno diversa durata a seconda del prodotto.
Come manipolare i prodotti
ortofrutticoli?
- Lavare accuratamente i prodotti strofinandoli per ridurre al minimo la carica batterica
- Evitare le cross-contaminazioni
- Pulire le superfici e gli strumenti di lavoro che sono stati a contatto con le verdure, prima di procedere al taglio.
- Non usare strumenti entrati in contatto con alimenti crudi come carne e pesce.
- Fare attenzione all’igiene personale.
Come possiamo cuocere
questi alimenti?
Il metodo a vapore rimane il migliore per poter mantenere intatti molti principi nutritivi e consente altresì di limitare l’uso dei grassi.
Il metodo della lessatura in acqua bollente è quello che rischia di far disperdere molti principi nutritivi nell’acqua di cottura.
La frittura può generare sostanze cangerogene ed è poco salutare a causa dell’utilizzo di olio o altri grassi.
Con la cottura in padella, in forno, alla griglia o in umido dobbiamo fare attenzione a non bruciare i prodotti e a non formare sostanze cancerogene (tipiche per esempio della cottura alla griglia).