Eccomi ancora, con una ricetta semplice come al solito e soprattutto deliziosa, la ricetta della stagione della raccolta degli olivi e del saluto dell’estate, così, perché è la ricetta dei contadini che in questo periodo vanno a raccogliere le olive.
mettono delle pietre una accanto all’altra per fare uno cerchio, dentro questo cerchio accendono il fuoco con i rami secchi dell’oliva e sopra ci mettono le pentole per preparare le pietanze, quanto è bello e quanto sono buone queste pietanze, una di questo pietanze è la shkshuka che è composta da pochi ingredienti, assieme fanno un piatto nutriente e buono, ovviamente non è l’unico piatto che si mette quando si mangia, non manca sulla “tavola” (di solito si mangia per terra in queste occasioni) l’olio e lo zaatar, il formaggio palestinese semplice, cetrioli, olive e si beve il thè assieme sempre preparato sul fuoco.
L’altro giorno a casa, mi è venuta voglia di farla perché guardavo i profili dei miei amici che vanno a raccogliere le olive sui social media, di solito non manca il pomodoro a casa mia, nemmeno le uova e non ne parliamo dell’olio d’oliva perché è un ingrediente base nella cucina, immagino che è lo stesso anche per voi.
Allora gli ingredienti di questo piatto sono:
7-8 pomodori
5-6 cucchiaio mandi di olio d’oliva (potete mettere anche di più)
2 uova si può mettere anche 3
sale a piacere
pepe nero a piacere
Procedimento:
Su una padella versate l’olio d’oliva poi aggiungete i pomodoro già lavati e tagliati e lasciateli a cuocere, quando sono cotti bene salateli e aggiungete le uovo sopra senza mescolare le uova, poi coprite la padella così per permettere alle uova di cuocere, quando sono cotte mettete del sale se serve a guarnite con il pepe nero.
Mangiate il piatto caldo con il pane arabo palestinese.
Nota: con i pomodori potete aggiungere del peperoncino, in Palestina di solito usiamo quello fresco verde, non l’ho messo per permettere a Julia di unirsi a me a tavola. Hamze non mangia le uova