Prologo, o dell’emozione che provi quando aspetti un pacco da Amazon.
E’ uscito il libro di Elisia Menduni “Roscioli. Il pane, la cucina e Roma”, sulla famiglia Roscioli: ho divorato le recensioni di chi lo ha letto subito, di chi era alla presentazione per la stampa, nell’attesa.
Ho aspettato che arrivasse il pacco di Amazon come se contenesse un paio di scarpe.
Ho snapchattato l’evento dell’apertura come fanno le blogger più famose.
Ed eccolo qui, ora tra le mie mani.
Ed ecco qui per voi tre motivi tre per acquistarlo e considerarlo, da oggi in poi, un basic per la vostra cultura enogastronomica e culinaria ( in più farete un notevole passo avanti verso lo status di gastrofighetto).
1.Il pane, ovvero il punto di partenza di quella che può essere considerata una vera e propria enciclopedia enogastronomica in 3D. Dal Forno al Caffè, l’evoluzione di un modo nuovo di concepire la bottega, l’artigiano del cibo. Elisia ripercorre la stria di questa famiglia marchigiana che approda a Roma con il suo forno, e attraverso le generazioni successive, lo studio, la ricerca e le frequentazioni internazionali nell’Alta cucina, diviene il punto di riferimento di chi vuole, non solo godere il buon cibo e il buon vino, ma lo vuole anche capire e conoscere.
2. La cucina. Non è che qui si pettinano le bambole. Il cibo è al centro dei noi pensieri e delle nostre manie proprio quando lo mangiamo. Non è che ne parliamo e basta. E così ecco che oltre a ragionare di qualità e ricerca e teoria, qui si passa alla pratica. Come? Ma con le più storiche ricette della famiglia Roscioli. Non resta che provarle: io ad esempio mi metterò alla prova con la ricetta della miglior carbonara d’Italia ( e quindi del mondo), quella di Nabil. E la crostata ricotta e visciole. Stay tuned.
3. Roma. Che è sempre la città più bella del mondo, anche nei suoi momenti storici più bassi e fangosi. Le foto di Maurizio Camagna valgono appunto almeno un terzo del valore di questo bellissimo libro. Sono foto di una Roma davvero eterna e magica.
Alla presentazione del libro alla basilica di Sant’Alessio si è percepita inoltre una grande emozione, nel ricordare il motivo per cui questo libro esiste, la spinta iniziale data proprio da quello che qui tutti chiamano il Direttore, e che per gli altri è Stefano Bonilli.
Emozione e devozione, che Elisia ha voluto esprimere anche tra le sue pagine, perché se l’idea di partenza fu proprio di Bonilli, è lei che ha chiuso il cerchio, vincendo una scommessa non facile.
L’articolo Roscioli. Il pane, la cucina e Roma. Tre motivi per leggerlo sembra essere il primo su Casually food blogger.