Il tarassaco o dente di leone è una pianta erbacea perenne molto diffusa nei prati, nota in medicina per le sue proprietà depurative ed antinfiammatorie è la prima “erba” primaverile che si può raccogliere nei campi. In cucina è una pianta molto versatile, le foglie più tenere rendono gustosa una fresca insalata primaverile (qui), i fiori possono essere fritti in pastella o usati per tisane e decotti ed i germogli possono essere conservati in aceto, oppure in agrodolce, tuttavia le ricette più apprezzate con il tarassaco, quelle che è impossibile non fare quando lo si ha disponibile, sono le due preparazioni più semplici: la classica frittata e l’immancabile risotto.
Ingredienti:
tarassaco (dente di leone, soffione, ecc.)
300 gr di riso Carnaroli
mezza cipolla (circa 60-70 gr)
brodo vegetale leggero
olio d’oliva
sale e pepe
Per mantecare:
una noce di burro oppure
un cucchiaio di formaggio cremoso
Per prima cosa mondare il tarassaco staccando le foglie dal cespo e dalla radice, raccoglierle in un capiente contenitore e lavarle abbondantemente fino a quando l’acqua sarà pulita.
A questo punto si può procedere in due modi diversi, se si preferisce sentire il gusto deciso e amaro della pianta basterà mettere le foglie pulite, senza sgocciolarle troppo in una pentola e cuocerle per pochi minuti; diversamente se si preferisce togliere un po’ il gusto amaro bisogna “scottare” la verdura in una pentola di acqua bollente per 5′ e poi scolarla.
Per il risotto occorreranno 200 gr di tarassaco (già “cotto” con uno dei metodi appena descritti) tagliato finemente con il coltello.
Scaldare il brodo vegetale in una pentola e contemporaneamente mettere su un altro fornello una casseruola con un bel giro d’olio d’oliva e la cipolla tritata, farla appassire per pochi secondi poi aggiungere tutto il riso e mescolarlo bene con il fondo preparato. Aggiungere il tarassaco e procedere alla cottura usando il brodo caldo. Quando è pronto mantecare il risotto con una noce di burro e poi servire.