Posa a la pignata



Posa sta per fagioli, come pure surjaca, fasula, pappaluni; la pignata è invece un contenitore di coccio ideale per la cottura dei legumi. Certamente  con la pignata sarebbe d’obbligo una lenta cottura al camino, ma in mancanza anche il gas può andare bene, avendo l’accortezza di usare uno spargifiamma. Questa ricetta appartiene alla tradizione italiana dei piatti poveri, una di quelle ricette nate proprio sulla tavola dei contadini e poi entrata in tutte le case. Freschi o secchi, bianchi, rossi o neri, ogni famiglia calabrese ne aveva sempre una ” ciurma ” ( sacco di juta ) piena, una scorta  dal valore nutrizionale molto importante per tutte quelle persone impegnate in lavori duri e nelle campagne. Un valore nutrizionale paragonabile alla carne, inaccessibile ai più, tanto è che i fagioli vennero definiti ” la carne dei poveri”,  ma unicamente per la loro economicità. 


( foto presa dal web )


Ingredienti
fagioli freschi
pomodoro
sedano
cipolla
sale q.b.
olio evo
peperoncino piccante

Preparazione
Per questa ricetta ho utilizzato dei fagioli freschi, ‘a cocciata, come la chiamiamo noi. Nel periodo estivo faccio la provvista, pulisco e poi congelo per averli a disposizione durante l’inverno. Con il freddo di questi ultimi giorni sono la pietanza ideale! Questi fagioli non hanno bisogno di ammollo, quindi dopo averli lavati, versateli in una pignata insieme alle verdure.

Fateli cuocere a fiamma molto bassa per circa un’ora e a metà cottura aggiungete il sale. A cottura ultimata condite i fagioli con abbondante olio evo  e spolverateli con del peperoncino piccante in polvere. Una fetta di pane casereccio abbrustolito ed ecco che ” a posa a la pignata ” è pronta da assaporare!


   

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