Perché mangiare le patate in inverno fa bene

Con l’arrivo dell’inverno e delle basse temperature, è importante seguire una dieta alimentare che ci dia il giusto apporto calorico e nutritivo per tenere alte le nostre energie e le nostre difese immunitarie. Tra i diversi cibi che non possono mancare sulla nostra tavola in questo periodo, le patate sono sicuramente tra i principali e fortunatamente si possono conservare anche per diversi mesi dopo la raccolta. Eppure spesso capita di metterle da parte perché mancano le idee su come preparale e perché siamo stanchi di preparare le solite patate lesse. Se si cerca un modo di cucinare le patate in modo sfizioso e originale, è assolutamente da provare la ricetta del gateau di patate, un piatto unico di cui si innamoreranno anche i più piccoli. Ma perché è così importante mangiare le patate?

Le proprietà delle patate

Le patate sono tuberi composti per la maggior parte da amido e acqua. Sono quindi delle buone fonti di carboidrati, mentre sono povere di proteine e grassi. Questo non significa che non hanno molti importanti nutrienti, infatti la quantità di sali minerali che contengono è fondamentale per una dieta equilibrata. Le patate contengono:

  • Potassio, ferro, fosforo, selenio, magnesio e zinco;

  • Vitamina C, P, K, B1, B2 e B6;

  • Pro-vitamine A (o caroteniodi) contenute in quelle a pasta rossa.

Le fibre sono abbondanti nelle patate, mentre il colesterolo è assente. La cosa positiva di questi tuberi è che possono essere mangiati anche da chi soffre di intolleranze, in quanto non contengono glutine, istamina e lattosio. Per quanto abbiano un apporto calorico maggiore di altri ortaggi, i carboidrati che assimiliamo mangiando le patate hanno comunque un apporto inferiore rispetto ai farinacei. Questo è uno dei motivi per cui spesso le patate vengono indicate come sostituto del pane in molte diete per il controllo del peso. Quando vengono cotte nell’acqua o al vapore, il valore dell’apporto energetico è di 82 kcal per 100 gr di patate.

Tipologie di patate

Esistono diverse varietà di questo tubero, ognuna più predisposta di altre per preparare determinati piatti. Le patate si possono mangiare esclusivamente cotte, perché oltre che risultare amare e indigeste, da crude possono anche contenere livelli dannosi di solanina, una sostanza prodotta dalle patate per proteggersi dai parassiti e tossica per il nostro corpo. Vediamo quante varietà possiamo trovare.

Patate a polpa gialla

Le patate a polpa gialla si riconoscono perché sono compatte e sode. Sono poco farinose, perciò sono perfette per essere fritte o fatte arrosto nel forno. In realtà sono predisposte anche per essere lessate o per la cottura al vapore, proprio perché non si sfaldano.

Patate con polpa bianca

Le patate a polpa bianca sono molto farinose e quindi ricche di amido, perciò in cottura tenderanno a sfaldarsi velocemente. Sono adatte per preparare il purè, gli gnocchi e le crocchette di patate, oltre che qualsiasi tipo di sformato o torta salata in cui le patate vengono aggiunte a farina e uova.

Patate a buccia rossa e polpa gialla/buccia viola e polpa bianca

Le patate con buccia rossa e polpa gialla o con buccia viola e polpa bianca sono particolari varietà simili alla patata a polpa gialla, ma con proprietà nutrizionali differenti: sono molto ricche di sali minerali e vitamine, soprattutto nella buccia, perciò non andrebbero né bollite né cotte al vapore. Andrebbero inoltre lavate con cura e cucinate senza sbucciarle.

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