La frutta secca fa bene, anzi benissimo.
Togliamoci dalla testa le dicerie di chi afferma che si tratta solo di una moda, che fa ingrassare, che è estremamente calorica, che è meglio la frutta fresca e via dicendo.
Mangiare frutta secca, durante tutto l’arco dell’anno, fa bene alla nostra salute.
Per frutta secca lipidica intendiamo i comuni frutti oleosi a guscio come noci, pinoli, mandorle, nocciole e pistacchi; per frutta secca glucidica intendiamo la frutta disidratata o candita dove rientrano per esempio fichi, prugne, datteri, mele, uvetta, mango, ananas, albicocche.
Che sia un alimento calorico è effettivamente vero, soprattutto quella oleosa, ma attenzione che si tratta di calorie di qualità che apportano preziosi benefici al nostro organismo.
La frutta secca è un alimento buono e salutare.
Basta consumarla con parsimonia senza abusarne, non superando i 30-50 gr al giorno: a colazione, come spuntino veloce a metà mattinata o nel pomeriggio, ma anche prima di ogni pasto perché ha un potere saziante importante e quindi agisce come ottimo spezza fame.
Essendo naturalmente senza glutine, è concessa anche ai celiaci; le donne in gravidanza possono tranquillamente consumare frutta secca facendo attenzione a quella oleosa, perché essendo ricca di glucosio può causare il diabete gestazionale (rivolgersi al proprio medico per dubbi e perplessità). Non è consigliata a chi soffre di colon irritabile, a chi sta seguendo una dieta ipocalorica, a chi soffre del morbo di Crohn in fase acuta, di colite e da rettocolite.
La frutta secca vanta virtù nutrizionali che non tanti alimenti possono vantare di avere: noci, pinoli, mandorle, nocciole, anacardi e pistacchi sono fonti di nutrienti straordinari per la nostra dieta e indicati per chi pratica attività fisica per la buona percentuale di oligoelementi e di minerali; contengono una buona percentuale di grassi buoni che sono in grado di abbassare i livelli del colesterolo cattivo LDL, e una buona percentuale di fibre che alzano quello buono HDL e agiscono positivamente sulla funzione gastrointestinale; contengono molte vitamine e soprattutto la frutta secca oleosa molti sali minerali come il potassio, il fosforo, il magnesio, il calcio, zinco e ferro.
E’ peraltro consigliata agli anemici per la quantità di ferro, per chi soffre di stitichezza, per migliorare la salute di capelli grazie allo zinco e per limitare le infiammazioni del fegato.
Uno studio effettuato nel 2011 ha evidenziato una riduzione del 52% dell’incidenza del diabete nei confronti di chi integrava la dieta giornaliera con 30 gr di frutta secca (un misto di mandorle, nocciole e noci) e olio di oliva. Il diabete, che oggi è riconosciuto come problema di salute pubblica, si stima possa arrivare a colpire nel 2035 ben 595 milioni di persone.
A differenza di quello che molti pensano, la frutta secca è amica della linea perché possiede elevate proprietà sazianti e il consumo abituale viene associato a un minore rischio di obesità.
Non si può giudicare la frutta secca migliore o peggiore di quella fresca, perché ognuna ha delle caratteristiche proprie ben definite.
Consumarle entrambe è la soluzione perfetta!