Il nonno faceva sempre questa domanda, ogni volta che cucinava la pasta e patate. Che poi, lui cucinava soltanto le rare volte che la nonna non poteva. E il piatto era sempre uno: la pasta e patate.
Il nonno, però, aveva un segreto: faceva sfrigolare l’aglio nell’olio e poi ci condiva la pasta già cotta: e la pasta diventava molto saporita.
Era molto orgoglioso del trucco e – un nipote dopo l’altro – sfoggiava la sua arte culinaria.
“Allora, quale è più buona?”. Il bambino di turno non osava deluderlo: “E’ la tua la più buona, nonno!”.
E lui gongolava. Ma lo era davvero, la migliore.
La pasta e patate è una delle ricette italiane più classiche ed economiche.
Appartiene alla cultura contadina, viene dai tempi in cui non ci si poteva permettere la carne. Oggi la carne possiamo magari acquistarla con facilità, ma non la mangiamo per scelta…
La pasta utilizzata è tipicamente una raccolta di avanzi, quelle manciate che rimangono in fondo alla scatola; si mettono insieme vari formati e non importa se qualcuno di loro passa di cottura: questa è una minestra, andrà benissimo così.
Riscopriamo, dunque, queste vecchie ricette, robuste e confortevoli, che “sanno” di famiglia.
Abbiamo ovviamente rivisitato la pasta e patate, facendo una cottura risottata.
L’aggiunta della provola è tipica usanza della Campania, mentre l‘aglio e olio aromatizzato alla salvia da versare sulla pasta a fine cottura, bello sfrigolante, è un “trucco” che usava il papà di Anna (una di noi Cuoche Clandestine) e ne andava molto orgoglioso!
Allora chi cena con noi stasera?
Ingredienti per 2/3 persone (dipende dalla fame!)
- 120 g di pasta mista o quella che preferite
- 400 g di patate
- 150 g di provola affumicata
- 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
- 1 scalogno
- 1 spicchio di aglio
- qualche foglia di salvia
- sale, olio e.v.o., pepe nero q.b.
Tempo: 45 minuti – Difficoltà: facile