MI CI VORRA’ ALMENO tutta l’estate per leggere la monumentale opera di Harold McGeee dedicata al cibo e all’arte di cucinare, ma ce la farò. E, mentre leggo e cerco di memorizzare, ogni tanto sperimento. In solitario o sotto la guida di qualcuno molto più bravo di me, ma sperimento. La prima incursione, anche se nel libro di McGee la disamina su pasta lievitata, lieviti, impasti e affini è a pagina 650, è dedicata al pane. Anche perché ho seguito da poco una lezione proprio sulla panificazione con pasta madre che mi ha entusiasmato ed è il motivo per il quale mi sono imbattuta nel libro di McGee.
Definirlo un manuale è riduttivo, c’è dentro lo scibile umano per quanto riguarda la nutrizione, dalla chimica che si scatena in padella, in forno, nel comparto del ghiaccio e pure nelle marinature per arrivare alla composizione, chimica, di lieviti, glutine, amminoacidi…
Insomma, se non lo avete ancora letto, cominciate.
La mia prima creazione dopo McGee non è mica venuta male, no?