Fra trent’anni sarebbe interessante stappare una Riserva 2016 di Chianti Classico e scoprire se un vino di Carlo Ferrini o Stefano Chioccioli, presenta la stessa freschezza, bevibilità e piacere di questo Pagliarese Riserva 1986.
Neanche un’annata fra le migliori, piovosa e problematica fino agli sgoccioli di una vendemmia fangosa e protratta per le avverse condizioni metereologiche.
Eppure il sangiovese di allora con una punta di malvasia bianca delle viti diverse fra loro ha prodotto anche in un’annata avversa e non facile un vino di una gran beva ed eleganza, i cui sentori si rimandano alla marmellata di susine e al ginepro, per contentare gli antanisti che leggono questo pezzo.
Diraspatrice che balla, pompa a pistone, vinificazione nel cemento con macerazione per una ventina di giorni, sfecciatura e legno di botte piccola per un paio di annetti.