Mini hamburger con salsa di cipolle al vino

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Radicatosi ormai nella nostra cultura, l’aperitivo è un momento di intrattenimento, crea un’atmosfera rilassata e stuzzica l’appetito con tanti assaggi che diventano quasi una cena. Divertente per la padrona di casa che può godersi la serata con gli amici preparando per tempo, informale e meno impegnativo per gli ospiti.
Sono innumerevoli gli appetizer un po’ salati e un po’ dolci, al forno o fritti, da mandare giù con un vino frizzante e inebriante. Perché aperitivo è sinonimo di distensione, dunque sappiatevi coccolare. Ma vediamo come preparare un goloso finger-food con una salsa particolare

Ingredienti 
300 g salsiccia fresca 
2 cipolle dorate medie
2 dl vino bianco 
olio extravergine di oliva italiano
insalata di stagione a piacere
sale, pepe
8/10 mini panini alle olive (come farli in casa qui:
Procedimento (X 8/10 pz.)
Privare la salsiccia del budello, dividere in bocconcini da 30 gr ciascuno dando la forma di piccole polpette schiacciate (hamburger)
Riscaldare una padella e rosolarvi, a fuoco medio, la salsiccia per una decina di minuti, deve cuocere anche la parte interna, e riservare al caldo.

Mondare le cipolle ed affettarle finemente, trasferire il tutto in una padella con 1 cucchiaio d’olio, riscaldare il tutto senza che prenda colore, irrorare con il vino e lasciar cuocere lentamente per 15/20′min. Salare, pepare e frullare il tutto.
Per comporre il piatto: servire 1 hamburger di salsiccia rosolato all’interno del panino con poca insalata e la salsa di cipolle al vino Iseudo Ancestrale col fondo, servire accompagnando con lo stesso vino.
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Per questa preparazione ho utilizzato del vino Iseudo Ancestrale col fondo che nasce dalla mente e dagli sforzi della Famiglia Maule al gran completo. Hanno partecipato figli e nipoti, fratelli e sorelle, dai più grandi ai più piccoli. Tutto inizia durante una cena di famiglia, a casa della Nonna Lieta. I più giovani, come sempre, chiedono del Nonno Iseldo e vogliono ascoltare aneddoti ed esperienze passate che lo riguardino. Proprio così, è nata l’idea di riproporre il vino che a lui piaceva tanto, l’Ancestrale Col Fondo, un vino non vecchio, ma vintage. 
Iseldo Ancestrale col fondo è prodotto con uve autoctone Garganega e Durella delle colline vulcaniche del territorio di Gambellara. Iseldo, infine, ha anche una lunga storia da raccontare, portando il nome di chi, dal lontano 1958, prima di tutti noi lo produceva e lo amava. Un vino commemorativo. Iseldo, l’Ancestrale Col Fondo, parla proprio di Iseldo, il Commendatore, che tanto amava presentarsi come tale. Iseldo, partito dal nulla da contadino di paese, sapeva proporsi così bene che riuscì a diventare un vero e proprio personaggio. 
 Le uve raccolte in cassetta, raffreddate e pigiate sofficemente. 
A fine fermentazione, il vino base viene lasciato riposare e maturare sui lieviti fino alla Settimana Santa dell’anno successivo. Solo durante la luna di Pasqua, come tradizione, viene imbottigliato a mano e rigorosamente con il tappo corona, come faceva il Nonno Iseldo. Il tutto seguendo il vecchio metodo ancestrale, ovvero sfruttando il leggero residuo zuccherino della prima fermentazione per sviluppare una leggera pressione in bottiglia.

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