Al tema “Minestre e zuppe” della sfida dell’Mtc n 53, favolosa proposta di Vittoria Traversa, del blog “La Cucina Piccolina” l’associazione per me è stata ovvia e scontata: Minestra Maritata!!! Ma state tranquilli; non la solita minestra, quella che è piaciuta alla cara Cristiana, tanto da decretarmi vincitrice della sfida n 38. (che mi porto nel cuore, che mi fa battere il cuore, che mi ha cambiato l’esistenza, che mi ha fatto giurare fede eterna all’Mtc al pari di una professione religiosa perpetua) e neanche la versione napoletana, che comunque preparo volentieri non solo a Natale e Pasqua, ma un’altra versione tutta personale.
Era la Pasquetta del 2010 o 2011, non ricordo bene, e Habib, il mio collega tunisino ci invitava a trascorrere quella giornata nella sua villetta di campagna. Allora visto che è tradizione mangiare minestra maritata alla maniera di quella che poi proposi successivamente per quella sfida che mi vide vincitrice, e sottolineo, preparata con tutta un’elaborazione dell’intero quinto quarto del maiale,allora mi arrivò la felice intuizione di farne una versione alternativa, in modo che Habib, di fede musulmana, potesse gustarsela senza remore.
Ebbi la felice intuizione di provarla con il polpo e la seppia, quelli di taglia grossa, con carni sode e sostanziose, perché sono quelli che più si avvicinano come consistenza e apparenza alle carni della versione tradizionale.
Poi un buon e lentissimo soffritto fatto con aglio, finocchietto e peperoncino (che sono rigorosamente presenti nella salsiccia di polmone e nella ‘nnoglia) e l’aggiunta alla fine soltanto di un uovo e del formaggio, le donano i caratteristici aromi di questa preparazione che ho coniugato alla versione napoletana facendo il classico brodo dove si calano poi le verdure.
Ovviamente tra queste non può mancare il broccolo napoletano, tipico delle nostre zone, somigliante al fiolaro e che noi chiamiamo praticamente “menestra”
Ma veniamo alla ricetta
In una pentola mettere tutti gli ingredienti per il brodo e il polpo e la seppia eviscerati e interi.
Aggiungere tanta acqua quanto basta appena a coprire i molluschi e mettere su fiamma bassa. Dal bollore lasciar cuocere coperto 30 minuti senza salare.
Nel frattempo pulire tutte le verdure e sbollentarle separatamente dai 4 agli 8 minuti in base alle consistenze. Una volta scolate sistemarle su piatti larghi in modo che raffreddino velocemente senza perdere il colore.
Una volta cotti, scolare il polpo e la seppia e tenerli coperti al caldo, filtrare il brodo e rimetterlo in pentola su fuoco. Soffriggere a fuoco lentissimo olio, aglio, peperoncino e semi di finocchietto per una decina di minuti: attenzione non devono assolutamente colorire, ma rilasciare tutti gli aromi nell’olio. Calare le verdure, aggiungere il brodo e valutarne la sapidità; eventualmente aggiungere sale. In una terrina battere l’uovo con un pizzico di sale e 50 g di pecorino grattugiato. Il resto del formaggio tritarlo a pezzi fini. Spegnere la fiamma, aggiungere il formaggio a pezzi, rimestare e calare sulla superficie l’uovo battuto con il formaggio. Adagiare infine la seppia e il polpo ridotti a pezzi grossolani, coprire e lasciar riposare per 30 minuti.
La minestra maritata si accompagna con il tortano napoletano.
Per una versione halal, cioè lecita per i mussulmani, si può preparare un tortano con bresaola e arrosto di tacchino abbinati in maniera classica con pezzi di formaggio e uova sode.