Marmellata di mandarini

I mandarini sono la mia passione, hanno un profumo unico  e un sapore particolare, unico neo i semi!

Ogni anno in questo periodo mi organizzo per l’acquisto di mandarini siciliani, in particolar modo i mandarini tardivi IGP di Ciaculli, una frazione di Palermo, dove viene coltivato.  E’ un prodotto inserito fra i presidii Arca del Gusto di Slow Food ed il termine tardivo sta ad indicare che la sua produzione avviene in ritardo rispetto a quella degli altri agrumi congeneri. Il frutto è una varietà endemica e non è realizzato da innesti o da operazioni di ingegneria genetica. Possiede un forte aroma, un elevato contenuto zuccherino ed ha la buccia molto sottile. La produzione è limitata a circa 200 ettari facenti capo a piccoli proprietari riuniti in un consorzio.

Quest’anno ho voluto provare a preparare la marmellata, ne ho fatto solo 2 kg, perchè è un po’ laborioso, ma la prossima settimana mi rimetto all’opera!

Ecco la mia ricetta

Ingredienti

2kg di mandarini di Ciaculli (con buccia edibile)
600g di zucchero
1 limone non trattato
Lavare accuratamente i mandarini, togliere la buccia e conservarne la metà.
Eliminare le pellicine bianche da ogni spicchio, poi togliendo i semi e mantenendoli da parte,  raccogliere il succo in una ciotola che esce durante il taglio.
Mettere la polpa in una pentola bassa e larga con fondo spesso, aggiungere lo zucchero, il succo e la buccia del limone grattugiato.
Riunire una manciata di semini in una pezzuola di mussola, legarla ed unire alla polpa (i semi contengono pectina e in questo modo possono liberarla nella marmellata).
Mettere sul fuoco basso, portare a bollore. Nel frattempo tagliare le bucce a filetti sottili e sbianchirli in acqua bollente: far bollire l’acqua unire i filetti di buccia, cuocere 3-4 minuti, scolarli e ripetere l’operazione ancora 2 volte (3 in tutto!).
Dopo aver cotto la polpa per circa 30 minuti, togliere dal fuoco, frullare con minipimer e poi unire le bucce sbianchite. Valutare la densità con la prova piattino: mettere una goccia di marmellata su un piatto piano lasciar raffreddare e poi mettere in verticale il piatto per vedere se la goccia si muove. 
Se non si muove è possibile mettere subito, quando è bollente, in vasi puliti e sterilizzati, chiudere con tappi ermetici nuovi e capovolgere per 10 minuti. Rigirare il vasetto e attendere che si raffreddi, controllare che i tappi siano sotto vuoto. Se ne formeranno solo 2 da 250ml.

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