Liquore all’alloro: laurino o allorino

Già il nome è tutto un programma!!!

Ognuno lo chiama come crede, chi laurino o allorino, infatti la pianta Laurus nobilis, può essere chiamata con entrambi i nomi, sia lauro che alloro; l’idea del diminutivo invece viene dal classico limoncino, poi adattato a svariati liquori (vedi arancino, nespolino e chi più ne ha più ne metta!).

Ma pare che questa ricetta sia antica e venga precisamente dal Gargano. Si ottiene dall’infusione delle foglie di alloro in alcol diluito poi con acqua e zucchero. Lo contraddistingue il colore verde acceso e le notevoli proprietà digestive.

Il liquore d’alloro è inoltre uno dei prodotti pugliesi inseriti nella lista Pat del Ministero delle Politiche agricole (patrimonio agroalimentare tradizionale) e oltre che nel foggiano, si produce anche in provincia di Bari e nel Salento. In questa zona sud della Puglia, pare che questa pianta trovi un clima particolarmente congeniale regalando profumi unici. Nella tradizione salentina la preparazione non è diversa, forse l’unica variante riguarda il modo di servirlo, infatti qui viene servito ghiacciato.

Ma ecco la mia ricetta con alloro nato e cresciuto in Pianura Padana.

Ingredienti

30 foglie di alloro

500ml di alcool a 95°

500ml di acqua 

200g di zucchero

Raccogliere 30 foglie di alloro sane, lavarle accuratamente e asciugarle con carta da cucina. Mettere in vaso a tenuta ermetica e aggiungere l’alcool. Lasciare in infusione per 3 giorni (non di più altrimenti non il colore ne risente, tende a diventare giallognolo anziché verde) in vaso al buio.

Preparare lo sciroppo con acqua e zucchero: scaldare l’acqua con lo zucchero mescolando fino a completa dissoluzione. Far raffreddare.

Unire lo sciroppo all’alcool. Filtrare e imbottigliare.

Lasciarlo riposare in dispensa al buio per almeno 30 giorni per assaporarne meglio i profumi. Filtrare di nuovo perchè tende a flocculare durante la maturazione.

E’ possibile servirlo ghiacciato o anche a temperatura ambiente. Nel tempo tende a cambiare colore, purtroppo.

 Con questa ricetta partecipo alla rubrica Fattoria Consapevole e solidale

Altre ricette simili a questa:

VAI ALLA RICETTA


Nessun commento...

Inserisci un Commento

Devi effettuare il Login per inserire un commento.

[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]