L’ingrediente segreto…il tempo: la pizza a lunga lievitazione

Viviamo in un’epoca in cui tutto sembra dover essere immediato, in cui tutto corre veloce.  Eppure, in cucina – come nella vita – alcune delle cose migliori richiedono tempo. Gli impasti a lunga lievitazione sono un esempio perfetto: l’arte di saper aspettare, di lasciare che la natura faccia il suo corso, è un principio fondamentale per ottenere impasti perfetti, soffici e/o fragranti. Chiunque abbia impastato una volta nella vita sa che non si può forzare il processo, non basta mescolare gli ingredienti per ottenere un buon pane o una pizza dalla consistenza perfetta. Il segreto sta nel saper aspettare, un impasto lasciato lievitare lentamente acquista struttura, complessità e un sapore ineguagliabile. La fretta è nemica della perfezione: ridurre i tempi significa compromettere il risultato finale, la lievitazione lenta e controllata è la chiave per prodotti straordinari.  La maturazione dell’impasto, ottenuta con tempi di riposo lunghi, non solo migliora la consistenza ma arricchisce il sapore, regalando, per esempio, quel profumo inconfondibile di pane appena sfornato che tanto ci piace.

La lievitazione non è solo un processo chimico, é un rito che invita alla calma, all’osservazione, alla meditazione attiva

Chi si dedica alla panificazione impara presto che non si tratta solo di nutrire il corpo, ma anche lo spirito. Impastare e attendere il momento per infornare diventa un esercizio di pazienza che porta con sé una soddisfazione profonda.

É un insegnamento che va oltre la cucina… significa concedersi il lusso di rallentare, di respirare.  ci insegna che le cose migliori richiedono tempo, che la fretta spesso porta a risultati mediocri.

che il valore non sta solo nel risultato, ma anche nel processo e che il piacere di creare qualcosa con le proprie mani è insostituibile. Che sia una deliziosa e soffice pizza o un progetto a lungo desiderato, la pazienza è sempre ricompensata dalla riuscita

La prossima volta che preparerete un impasto a lunga lievitazione, provate a pensarlo in modo diverso, non come semplice attesa ma come opportunità,  e magari scoprirete che non è solo il pane a migliorare, ma anche il vostro modo di affrontare la vita…

La vita é un processo e la pazienza é parte del cammino, ci sono cose a cui riusciamo a dare un senso solo quando smettiamo di “correre” e cominciamo ad “osservare” 

Non potete nemmeno immaginare la quantità di ricette che ho già provato, sul web é possibile trovare una infinità di ricette e tutorial… con 12, 18, persino 48 ore di lievitazione, a temperatura ambiente o in frigorifero. La ricetta di oggi prevede 8 ore di lievitazione a temperatura ambiente. Il risultato? Ottimo

Passo 1 sciogliete 2g di lievito in 400g di acqua e aggiungete gradatamente 600g di farina e il sale (io uso la Caputo, che devo dire é veramente ottima) Quando avrete incorporato tutta la farina trasferite l’impasto su una spianatoia e impastate per qualche minuto ancora, coprite con un panno umido e lasciate riposare per venti minuti. Ripetete questa operazione altre 2 volte. Non sarà necessario impastare molto, man mano che lo impastate vi renderete conto che sarà sempre più elastico, questo significa che la maglia glutina si sta formando correttamente. Mettetelo a lievitare in un contenitore a chiusura ermetica per 4 ore.

Passo 2 Trascorse le 4 ore riprendete l’impasto e dividetelo in 4 parti uguali, formate i panetti e metteteli a lievitare nuovamente per 4 ore.

Passo 3 scaldate il forno alla massima temperatura, stirate la pizza, farcitela e cuocetela su pietra refrattaria ben calda, se non avete la pietra potete usare la piastra del forno al rovescio (anche se devo ancora capire perche consigliano di metterla al rovescio) anche questa deve essere ben calda.

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