Le ricette salentine Christmas time: Natale nel Salento – dolci natalizi

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Nel Salento, non c’è Natale che tenga senza i piatti e i dolci tipici della tradizione. Popolo da sempre votato come memoria della sua storia e del suo folclore per eccellenza, i salentini doc rispettano ogni anno, come tradizione comanda, una sorta di “calendario culinario” dilettandosi nella preparazione di piatti tipici a seconda della ricorrenza. Così anche il Natale diventa l’occasione per rievocare il passato e per accentuare i classici sapori di una cucina povera; per richiamare alla mente quella dolce croccantezza utilizzata un tempo esclusivamente in feste e convivi più importanti. Accanto a panettoni, panforti e pandori, in tutte le pasticcerie ed in tutte le case dei salentini, troneggiano su tavole imbandite di verde e di rosso i re e le regine dei dolci simbolo del periodo natalizio. Purceddruzzi, ‘ncarteddrate, cuscini di Gesù Bambino e pesce di pasta di mandorla. Sono questi i profumi di zucchero, tra i più antichi al mondo insieme alla cotognata, ad allietare il periodo natalizio nel Salento da diversi millenni oramai. Già all’epoca dei romani si usava friggere della pasta e condirla con miele, frutta secca e spezie; il tempo poi ha reso il piatto sempre più diffuso tra il popolo che poteva permettersi di consumare i dolci soltanto nel periodo di festa. Anche la fantasia ed il colore dominano molto nei dolci salentini che risentono dell’influenza del mondo orientale bizantino ed arabo. Caratteristica di molte regioni del vicino oriente e delle coste del mar Mediterraneo è difatti la presenza di ingredienti quali mandorle, miele e cannella. Apprezzati da adulti e bambini questi dolci sono semplicissimi da preparare ed offrono in tutto e per tutto quel gran senso di calore e familiarità.

“PURCEDDRUZZI”

Piccole palline di pasta dolce croccante fritta, girate nel miele e guarnite con pinoli o mandorle tostate, granella di nocciole o confettini colorati, cannella o anesini.La loro origine è incerta, ma pare che dolci simili siano stati portati già dai greci ai tempi della Magna Grecia. L’etimo di purceddruzzi, secondo alcune fonti, deriva da porcellino, di cui ricorderebbe vagamente la forma, modificatasi nel tempo affine al secondo nome, strufoli, che deriva dal gesto di schiacciare e strofinare un dadino di pasta sul rovescio di una grattugia per creare una forma simile a quella del maccherone, modellando gnocchetti, rosette, dadini, trecce e così via in una ricetta che ha visto varie modifiche fino a definirne una per ogni nucleo famigliare, da custodire gelosamente, quasi a voler rinnovare la sfida tra le massaie di una volta che richiedevano un giudizio al loro signore su quelli che fossero i purceddhuzzi migliori.

“‘NCARTEDDRATE”

Strisce di pasta dolce croccante fritta, intrecciate fino a formare una “rosa” coreografica con cavità e aperture, impregnate di miele o vincotto e ricoperte di cannella o pinoli, mandorle tostate o zucchero a velo, confettini colorati o granella di nocciole o anesini.Nella tradizione cristiana rappresenterebbero l’aureola o le fasce che avvolsero il Bambin Gesù nella culla, ma anche la corona di spine al momento della crocifissione. Il nome potrebbe derivare da carta, “incartellate”, cioè sinonimo di “incartocciate”, secondo la loro tipica forma arabesca. Agli albori del Cristianesimo, queste frittelle rituali si sarebbero trasformate in doni alla Madonna, cucinati per invocarne l’intervento sulla buona riuscita dei raccolti. Nel nord salento assumono la tipica forma delle chiacchiere di Carnevale, anche se in proporzioni differenti.

“PESCE DI PASTA DI MANDORLA”

È la Regina indiscussa tra i dolci del Salento, ottenuta dalla macinazione di mandorle sgusciate e zucchero. La pasta di mandorla assume forme diverse a seconda del periodo dell’anno: mentre nel periodo pasquale viene rappresentata sotto forma di agnello come simbolo del Cristo pasquale, nel periodo natalizio viene modellata a forma di pesce, anch’esso antico simbolo cristiano che rappresenta il Gesù Bambino.
fonte:http://www.salentomonamour.com/enogastronomia/natale-nel-salento-dolci-natalizi.html

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