La castagna è il frutto della pianta selvatica Castanea sativa, nota anche come “albero del pane”.
Un tempo, infatti, prima dell’avvento delle patate, essendo spontanee, abbondanti nei boschi e ricche di carboidrati, erano la fonte di sussistenza principale dei poveri.
Questi frutti hanno un grande valore nutrizionale, paragonabile a quello del pane integrale. In più sono ricchissimi di fosforo e potassio: il primo è importante per il sistema nervoso, il secondo per il mantenimento del tono muscolare.
Insomma, le castagne, da sole, valgono un pasto e dovrebbero essere sempre presenti in periodi di intensa stanchezza e di superlavoro.
Nonostante l’aspetto molto diverso da una mela o da una succosa pera, la castagna è un frutto a tutti gli effetti e non un seme come alcuni credono.
Dal frutto delle castagne essiccate si ricava una farina nutriente, ricca di carboidrati, che somiglia nella composizione alla farina di grano.
Con una differenza sostanziale: è priva di glutine. La farina è molto digeribile, rinforza le ossa, fa bene al sistema nervoso e ai muscoli, grazie alla presenza di potassio e magnesio e ad una buona quantità di calcio.
Bisogna fare attenzione alle calorie perché si tratta di un alimento altamente energetico.
Si usa per la preparazione di piatti dolci e salati: castagnaccio, tagliatelle, crespelle, biscotti, ma anche pane. La farina di castagne va sempre tagliata con farine di grano nella percentuale di circa il 20%, perché altrimenti si ottiene un prodotto troppo asciutto.
Ho raccolto qui alcune ricette molto golose e diverse dal solito.
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