#NerviExperience. Saperi di Mare, Tra Arte e Natura.

Continuano a stupirmi, lasciandomi ogni volta senza fiato, le meraviglie della mia Genova: l’affascinante dedalo dei vicoli del centro storico, il più grande d’Europa, le caratteristiche creuze, i palazzi nobiliari, i borghi marinari che regalano angoli dalla incomparabile bellezza, mantenendo il fascino di tempi ormai lontani.
Nervi, quartiere sito nella parte più orientale della città, è uno di questi. Tra il verde dei suoi parchi storici, il porticciolo ed il blu del mare che incanta i passanti che percorrono la splendida passeggiata Anita Garibaldi, è impossibile non rimanere incantati.
Passeggiata Nervi

Ma, al di là delle bellezze paesaggistiche internazionalmente conosciute, delle manifestazioni ormai collaudate come Euroflora o il Festival Internazionale di Nervi, esiste la possibilità di fruire del territorio durante tutto l’arco dell’anno, attraverso laboratori e percorsi che guardano alla qualità e all’esperienza legata all’identità del territorio.
Sabato 25 maggio, grazie al gentile invito della Direzione Marketing Territoriale del Comune di Genova, insieme ad altri bloggers ed igers locali, ho avuto modo di conoscere Altereco, un interessante progetto europeo dedicato al turismo sostenibile e curato dall’Assessorato al Turismo e dall’Assessorato alla Cultura. Un programma mirato alla promozione dell’offerta turistica di qualità, un concept innovativo all’insegna della lentezza. 
Attraverso una sorta di slow tourism, caratterizzato da percorsi turistico-culturali alternativi, è possibile conoscere le tradizioni legate al mare raccontate dalla comunità locale, fruire di laboratori esperienziali, del verde dei Parchi storici, delle Gallerie d’Arte e dei Musei. 
“Quando si varca l’arco di ingresso al tempio dei sogni, 
lì, proprio lì, c’è il mare…”
Luis Sepulveda
Tra la grande varietà di prodotti turistici di qualità offerti, il laboratorio “Nervi, Saperi di Mare - La Salatura delle Acciughe” racconta le storie dell’antica tradizione marinara e l’arte di conservazione del pesce attraverso un living lab coinvolgente ed istruttivo. 
Suggestivo anfratto roccioso, la Darsena del Collegio Emiliani a Nervi, luogo di antica memoria che risale al 1640 e riportato a nuova vita, è diventato uno degli spazi di cultura ed azione della Associazione Storie di Barche, realtà locale che mira al recupero e alla salvaguardia dei gozzi in legno del patrimonio marittimo ligure ed estende il proprio interesse all’apprendimento di mestieri della marineria ligure come quello del cordaio, del velaio e del cestaio.
Il Laboratorio di Salatura delle Acciughe – Saperi di Mare si svolge, pertanto, in un ambiente unico dove ritrovare la storia dei lavoratori del mare e dei sistemi di pesca sviluppati nel corso del tempo, insieme all’arte di conservazione del pescato.

Quindi, cullata dalla melodia delle onde del mare e guidata da sapienti e dettagliate istruzioni, ho confezionato la mia prima arbanella* di acciughe sotto sale. E sì, perché per quanto il mio rapporto con le alici sia più che idilliaco (le gusterei in tutte le salse, perfino a colazione!), non mi ero mai cimentata in questa preparazione che ho sempre ritenuto particolarmente delicata ed impegnativa.

*
Il termine prettamente ligure arbanella, e fa riferimento ad un particolare barattolo in vetro utile alla conservazione di cibi dolci o salati

Le acciughe migliori per essere conservate sotto sale, sono quelle che vengono pescate (in abbondanza) tra giugno e luglio. Devono essere, ovviamente, freschissime, avere l’occhio limpido ed un bel colore iridescente. Più strati di pesci e sale, l’oro bianco del mare, danno vita ad un’opera di gusto semplice e straordinaria.
Consiglio vivamente di partecipare a questo laboratorio. Una volta consegnati grembiule e la tradizionale arbanella che andrà a contenere il frutto del vostro lavoro, gli amici della Associazione Storie di Barche vi guideranno con i loro sapienti consigli attraverso i semplici ma delicati passaggi di questa operazione. Personalmente, ringrazio il signor Roberto per la pazienza dimostrata e per aver corretto qualche mio errore di percorso.

Turismo esperienziale

Al termine dell’attività, sarete gratificati da un magnifico brunch tutto ligure, con assaggi di cucina, degustazione di vini del territorio e potrete portare a casa, con orgoglio, il frutto del vostro lavoro.

Salatura delle Acciughe

Links utili, informazioni e prenotazioni:

Nervi, Saperi di Mare
Nervi, Riviera in città, Alter Eco 2019
www.visitgenoa.it 
Associazione Storie di Barche

Nervi, Tra Arte e Natura

Grande distesa di verde di circa 92.000 mq, punteggiata da una grande varietà di colori, i Parchi di Nervi si estendono tra la splendida Passeggiata a Mare Anita Garibaldi e l’antica strada romana.
Al loro interno, palazzi e ville ospitano musei di grande rilievo ed impreziosiscono un contesto naturale e paesaggistico di inestimabile bellezza.

Qui, piante mediterranee ed esotiche profilano i viali che si intrecciano dolcemente fino ad arrivare all’incantevole roseto che si sviluppa su una superficie di circa 6000 mq. Un tempo, ospitava fino a 800 varietà di rose. Negli anni, il numero si è notevolmente ridotto, ma non è diminuito l’incanto di questa distesa meravigliosa di profumi e colori.

Genova More than This

Circondate da questi gioielli naturali di rara bellezza, Villa Grimaldi Fassio, Villa Saluzzo Serra e Wolfsoniana, ospitano rispettivamente le collezioni d’arte italiana ed estera donate alla città dai Fratelli Frugone nel 1935 e nel 1953, la Galleria d’Arte Moderna con importanti collezioni  relative alla produzione artistica Ligure ed italiana, risalenti al periodo che va dal XIX al XXI secolo ed una vasta e variegata esposizione di arti decorative e di propaganda del periodo compreso tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.

Villa Grimaldi Fassio

Tra le offerte turistiche di qualità legate al territorio, il percorso Tra Arte e Natura, è un vero e proprio itinerario alla scoperta delle bellezze naturali e storiche di Nervi. Si parte dalla sua meravigliosa passeggiata a strapiombo sul mare, si percorrono i viali alberati dei Parchi osservando le varietà botaniche, per arrivare all”incanto del suo roseto e alle meravigliose opere custodite nei Musei.
Un’esperienza assolutamente imperdibile attraverso la quale sarete guidati da un esperto naturalista ed uno storico dell’arte.

Links utili, informazioni e prenotazioni:

Nervi, tra Arte e Natura
Nervi, Riviera in città, Alter Eco 2019



Villa Grimaldi Fassio – Raccolte Frugone



Musei di Nervi
Luigi Conconi, Ritratto di Ada Valdata (olio su tela)


Raccolte Frugone
Paolo Troubetzkoy, Fanciulla che si pettina (bronzo a cera persa, 1894)

Villa Saluzzo Serra – Galleria d’Arte Moderna



Villa Saluzzo Serra
Carlo Filippo Chiaffarino ( Genova, 1856 – 1894), Davide


Musei di Nervi
Luigi De Servi (1863-1945), Ritratto di Evan Mackenzie, 1902, 
olio su tela
Wolfsoniana

Appassionato collezionista, il diplomatico Mitchell Wolfson Jr., nel 1986 fonda a Miami, sua città d’origine, la Wolfsonian,  nel cuore del famoso Art District. La sua carriera diplomatica lo porterà più tardi a Genova dove decide di creare una sorta di ponte culturale tra America ed Europa.
Nasce qui Primo museo italiano dedicato alle arti decorative e di propaganda dal 1880 al 1945, il percorso espositivo della Wolfsoniana si snoda attraverso le principali correnti linguistiche ed espressive della prima metà del Novecento, dal Liberty al Dècò, dal Novecento al Razionalismo. 
A documentare la complessità culturale ed espressiva del periodo, la straordinaria varietà dei materiali esposti: dipinti, sculture, arredi, arti decorative, oggetti d’uso quotidiano, grafica, giocattoli, tessuti.
Musei di Nervi
Sexto Canegallo (Genova, 1892-1966) , La Folla, particolare.
Wolfsoniana
Luigi Fontana, Salotto Liberty, 1902

Piero Bottoni, Sala da Pranzo Villa Bedarida
Livorno 1937

Angelo Fasce (Genova 1878 – Ovada 1943), 
L’Autarca (1935 circa)
L’Autarca, è una geniale e stupefacente opera di design progettata dal notaio genovese Angelo Fasce che ne ottenne il brevetto nel 1936 con la definizione “Tavola contenente tutto il necessario per il servizio dei pasti“.
La particolarità che la contraddistingue è un meccanismo di pesi e contrappesi grazie al quale, con l’ausilio di una manovella, dalla sua parte centrale possono alzarsi vari piani contenenti tutto il necessario per un pasto completo. In questo modo, i commensali erano in grado di consumare il pranzo o la cena senza doversi alzare. 
Il tavolo è in esposizione con il corredo originale: piatti in terraglia rossa Richard Ginori, tazzine da caffè in bachelite, bicchieri in vetro di Murano e tovagliette di lino ricamato.
La mia anima foodie, come potrete ben immaginare, non poteva non subire il fascino di questo gioiellino.

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