La zuppa di cozze alla napoletana
A Napoli e sulle isole sono in molti a preferire la Pasqua al Natale anche se, meglio chiarire subito, la religione non c’entra niente. La preferenza è esclusivamente culinaria e ha a che fare con il casatiello, la pastiera e le altre prelibatezze del periodo pasquale.
Tra queste la zuppa di cozze o, come si dice in napoletano, “‘a zupp e cozzeche” piatto tipico del Giovedì Santo. In realtà la zuppa di cozze non conosce stagioni, e soprattutto a Napoli sono diversi i ristoranti che hanno fatto di questo piatto un vero e proprio marchio di fabbrica. Quanto al legame con la Pasqua, si narra abbia a che fare con la passione di Ferdinando I di Borbone per questi mitili, al punto da pescarli personalmente nelle acque di Posillipo.
Una passione talmente forte da provocare l’ammonimento bonario di un frate domenicano ben inserito a corte. Almeno durante la Settimana santa – questo il senso del richiamo – il re avrebbe fatto meglio a concedersi piatti meno sontuosi di quelli a cui normalmente era abituato. Ecco allora che il sovrano borbonico escogitò uno stratagemma per non dover rinunciare alle amate cozze: una semplicissima zuppa con il pomodoro e un po’ di peperone forte.
Tuttavia, come altre volte è accaduto nella storia di Napoli, il popolo non tardò ad appropriarsi della ricetta adattandola alle sue minori possibilità economiche. Quindi via le cozze e al loro posto le lumachine di mare, in dialetto ‘e maruzzelle. Oggi per fortuna le cozze, come le maruzze, sono alla portata di tutti e infatti sono molti quelli che preparano la zuppa con entrambi gli ingredienti. C’è un altro ingrediente, però, che pure non deve mai mancare: il polpo o, come si dice a Napoli, “‘o purpo“. Veniamo ora alla ricetta della zuppa di cozze.
Informazioni:
– Tempo: 30 minuti ca.
– Difficoltà: bassa
Ingredienti:
– 1 kg di cozze;
– 1 polpo (6-700 gr. circa);
– prezzemolo;
– conserva di pomodoro ciliegino;
– 1 spicchio d’aglio;
– peperoncino q.b.;
– olio e.v.o.
Procedimento:
1) Sciacquare e pulire per bene le cozze privandole della barbetta sia sul lato stretto della conchiglia che tutt’attorno;
2) idem con il polpo che prima va privato del becco, degli occhi e delle interiora della sacca, e poi sciacquato sotto abbondante acqua corrente;
3) a seguire, bollire il polpo in una pentola per 30-40 minuti (anche di più, dipende dalla grandezza). Importante: conservare l’acqua di cottura del mollusco;
4) in una padella soffriggere aglio (che andrà poi tolto) olio, peperoncino e aggiungere la conserva di pomodoro che, nel nostro caso, è rigorosamente a km zero;
5) far cuocere il sugo appena qualche minuto;
6) bruschettare in forno le fette di pane (nulla vieta di comprarle direttamente);
7) quindi calare le cozze nel sugo;
8) aggiungendo qualche mestolo di brodo di polpo;
9) mentre le cozze si aprono (per accellerare il processo è opportuno coprire la padella con un coperchio) tagliare il polpo a pezzi (c’è chi lascia i tentacoli interi e chi no);
10) polpo che andrà poi aggiunto alla zuppa di cozze insieme a una spolverata di prezzemolo tagliato grossolanamente;
11) utilizzare la rimanente acqua di cottura del polpo per bagnare le bruschette;
12) e procedere all’impiattamento;
13) infine portare in tavola.