LA PRIMA AGRIHAMBURGHERIA: M**BUN

Il Piemonte è una terra ricca di risorse e di innovazione, ed è proprio nel mio territorio che nasce la prima e unica agrihamburgheria.

Chi è di Torino conoscerà molto bene il MacBun, ormai diventato una meta fissa delle serate torinesi.

Per tutti gli altri, sono sicura che alla fine di questo articolo, se capiterete a Torino, non potrete fare a meno di venire qui.

 

Ma che cos’è un’agrihamburgheria?

Il termine, lo so, è quasi uno scioglilingua, ma non è nient’altro che un’hamburgheria caratterizzata da prodotti freschi, del territorio, a Km0.

Quindi, in poche parole… è vero che mi concedo un hamburgher… ma sano! Proprio come se me lo preparassi a casa mia.

 

Io e Kristian veniamo accolti, in una delle tre sedi presenti a Torino, da Stefano: un ragazzo che in quest’avventura è stato il nostro “cicerone” del panino!

La cosa che subito mi ha colpita è stata la sua passione e il suo entusiasmo per questo progetto; un’ambiente giovane, dinamico, con tanta voglia di fare.

 

E la voglia di fare lo si vede anche solo dalla preparazione degli ingredienti: con la cucina aperta e a vista, si può notare, infatti, come ogni addetto ha un compito ben preciso: lavare, tagliare e preparare ogni singolo ingrediente.

C’è chi lava, taglia e cuoce le patate, chi pulisce l’insalata, chi si occupa della preparazione dei piatti della cucina e chi cuoce la carne.

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Ah, la carne… e si, senza ombra di dubbio, la carne è l’ingrediente principale e principe del M**Bun. Rigorosamente dalle filiere Coalvi, e direttamente dall’Azienda Agricola Scaglia.

Si è così in grado di preparare un sacco di piatti gustosi, da diverse tipologie di hamburgher panino presenti in menù (ottima scelta, tra l’altro anche per chi è vegetariano o vegano!), ai piatti classici della tradizione piemontese, come il piatto di carne cruda, le polpette di fassone e suino o il più semplice piatto di hamburgher da 170 g con insalata e pomodoro.

Da poco tempo, poi, Stefano ci spiegava come hanno ampliato il menu della cucina, con gli intramontabili e ben conosciuti agnolotti.

Qui la ricetta è ancora quella vecchia che le nonne piemontesi conoscono bene e si possono assaporare al meglio in tre diverse varietà anche se i classici e più conosciuti sono quelli al sugo d’arrosto.

Purtroppo non sono ancora presenti nella versione “gluten free” ma mi hanno assicurato che faranno del loro meglio.

Una sezione a parte, sicuramente lo meritano le bevande. Mi ha colpito la loro filosofia e il loro modo di lavorare, premiando il promuovere i propri prodotti e i prodotti piemontesi.

Ecco che allora, per le birre possono trovare due varietà: la macbiunda e la macrusa.

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Sono entrambe birre artigianali, studiate e perfezionate direttamente da loro. La prima è una birra bionda, molto particolare, alle mele, che gli conferisce un aromatico gusto di frutta e un profumo davvero caratteristico, da provare assolutamente!

La seconda, invece, è una birra rossa, alle castagne, molto corposa e ben strutturata.

Anche per le bevande gassate analcoliche si punta tutto sul Piemonte, con la Molecola, al posto della più conosciuta Coca-Cola, presente anche senza zucchero e senza caffeina.

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E poi, beh, si punta tutto sui vini, i Re del Piemonte e delle Langhe.

Devo essere sincera. Sono presenti birre senza glutine, in bottiglia, ma ho voluto optare per un bel bicchiere di vino, e devo dire che un Barbaresco così, con un sapore così fruttato e corposo, non mi ha fatto rimpiangere assolutamente la birra… ”</p

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