Oggi andiamo in Sicilia, la terra che più amo dopo la mia, la cucina che preferisco in assoluto.
La preparazione di questo piatto ha tutta una storia; una storia di affetto, di amicizia, di sorpresa e di casualità.
Chi mi conosce sa che ho una vera e propria passione per i libri..leggo qualsiasi cosa e adoro girovagare nelle librerie alla ricerca della copertina che mi piace, della trama che mi stuzzica. Ho una libreria traboccante di libri tanto che mio marito qualche anno fa, stanco di partire per le vacanze con un libro e di tornare con una valigia carica, mi ha regalato il Kindle. Devo dire che all'inizio non ero molto attratta da qual piccolo oggetto leggero e pieno di pagine virtuali da sfogliare ma, complice la retroilluminazione che mi permette di leggere anche al sole e il fatto che non avevo più spazio, mi sono abituata.
Per i libri di cucina invece no, non ci riesco proprio; devo averli cartacei. Adoro trascorrere il mio tempo libero sul divano circondata da libri di ricette. Ho messo un pallino negli indici di tutti i libri alle ricette che, quando avrò tempo, voglio preparare. Ho recentemente acquistato una libreria da mettere in cucina con tutti i testi che più amo in bella mostra perchè mi piace guardarli e sapere che sono lì a mia disposizione.
Tempo fa un amico, in viaggio per lavoro verso la Sicilia, mi ha fatto un regalo bellissimo: un libro di ricette siciliane di Slow Food. E' stato un gesto tenero e spontaneo che ho apprezzato moltissimo…il libro contiene anche una dedica che ogni tanto rileggo per non dimenticare mai che i sogni vanno sempre perseguiti e le passioni coltivate. Così come gli altri, anche questo libro è stato letto e riletto…questa volta senza mettere pallini nell'indice, perchè contiene tutte ricette che voglio provare.
In pole position c'è sempre stata la Pasta alla Norma..quella originale. Si perchè anche a Napoli si usa prepararla chiamandola Pasta alla Siciliana ma è totalmente diversa perchè gli manca l'ingrediente senza il quale la Norma non può essere chiamata cosi: la ricotta salata.
La prima volta che ho mangiato la vera Norma ero a Tolosa da mio fratello. Si, avete capito bene, ero in Francia ma la Norma la preparava la suocera di mio fratello che è siciliana e che si era imbarcata insieme alla ricotta salata. Inutile dirvi che è stato amore al primo boccone…ahahahaahah!!!!!
E così avevo il libro, avevo in mente il procedimento ma mi è sempre mancata la ricotta salata fino a quando……
Un pomeriggio io e Luca siamo andati a passeggiare e, strada facendo, abbiamo deciso che per cena avremmo preparato un sandwich. Siamo quindi andati in un supermercato che non frequentiamo solitamente e, mentre cercavo il cheddar nel banco dei formaggi…l'ho vista…la ricotta salata!!!!!
E così…Norma fu!!!!!! Ma perchè questo piatto si chiama così? Nel libro "Il libro d'oro della cucina e dei vini di Sicilia" Pino Correnti, l'autore, racconta di come a Catania fosse diffusa l'espressione "Pari 'na Norma" ("sembri una Norma") per complimentarsi dinnanzi a qualcosa di magnifico al punro da poter essere paragonato all'arte e all'omonima opera di Vincenzo Bellini. Un giorno nell'autunno del 1920 l'attore comico Angelo Musco organizzò un pranzo a casa sua a cui parteciparono giornalisti e gente di spettacolo. Tra le pietanze servite c'era anche la Pasta con salsa di pomodoro, melanzane fritte e ricotta salata. Pare che uno degli ospiti esclamò "Signura, chista è 'na vera Norma". Da quel momento questo squisito piatto fu così ribattezzato.
Ingredienti per 4/6 persone
500 grammi di rigatoni (o maccheroni)
1 k e mezzo di pomodori da salsa
2 melanzane
2 spicchi di aglio
qualche foglia di basilico
2 etti di ricotta salata
olio extra vergine di oliva
sale fino
Pelate le melanzane, affettatele e fatele spurgare del loro liquido per circa un'ora in un recipiente con acqua salata.
Sbucciate i pomodori, dopo averli scottati per qualche minuto in acqua calda, quindi spezzettateli e cuoceteli in un tegame a fuoco bassissimo, dopo aver aggiunto l'aglio.
Spento il fuoco, insaporite con olio e foglie di basilico.
Intanto friggete le melanzane in olio e asciugatele con carta da cucina.
Lessate la pasta al dente, scolatela, unite la salsa di pomodoro e mescolate.
Aggiungete le melanzane, la ricotta salata grattugiata e qualche altra foglia di basilico.
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