I più attenti alla linea li evitano, i più golosi (come me) non possono farne a meno.
Ideali per fare una pausa oppure un apertitivo i fritti napoletani sono, a mio avviso, la migliore forma di stuzzicheria al mondo.
Senza ombra di dubbio la REGINA della frittura a Napoli è la pizza fritta ma esistono tantissime sfiziose ricette che col passare dei secoli sono diventate capisaldi della gastronomia partenopea.
Non esiste persona al mondo che non abbia provato almeno una volta la gioia di un CUOPPO FRITTO (e se questa persona esiste deve essere davvero una persona triste).
Cuòppo,
dal napoletano,
vuol dire cartoccio a forma di imbuto.
Esistono anche più piccoli ovvero i cuppetielli e viene utilizzato da secoli per trasportare e servire i fritti a napoli
Nel “Il Ventre di Napoli” Matilde Serao scrive: “… Dal friggitore si ha un cartoccetto di pesciolini che si chiamano “ fragaglia” e che sono il fondo dei panieri dei pescivendoli.” E dallo stesso friggitore si possono avere “… per un soldo, quattro o cinque panzarotti, vale a dire delle frittelline in cui vi è un pezzetto di carciofo, o un torsolino di cavolo, o un frammentino di alici.”
LE RICETTE
Questo post è quindi un indice che raccoglie tutte le miei ricette che trovate sul blog, che fanno parte della tradizione friggitoria napoletana.
IMPASTO PER ROSTICCERIA
(validissimo per le montanare)
L’articolo La frittura napoletana proviene da Ristorazione con Ruggi.