La dieta liquida con menu settimanale e 3 cose che devi assolutamente sapere!

dieta liquida

Stress, ritmi serrati, abitudini alimentari completamente sbagliate, pigrizia, cibi industriali, pochissima attività fisica: ecco un elenco di elementi che rendono la perdita di peso così difficile.

Per riprendere il pieno controllo del proprio peso bisogna senza dubbio intervenire con diete che danno un nuovo ritmo all’organismo e che cambiano il nostro approccio con il cibo.

A volte per ottenere risultati davvero efficaci è necessario ricorrere ad antiche tradizioni, o meglio a interpretazioni moderne delle antiche tradizioni.

Per ripristinare il nostro contatto con la natura, per dare una prima sferzata al nostro organismo depurandolo e portandolo verso nuovi ritmi si può dimostrare utile mettere in atto la dieta liquida.

Principi su cui si basa la dieta liquida

La dieta liquida è un tipo di alimentazione che viene utilizzata molto in ambito medico sanitario per preparare il paziente a delle operazioni e interventi chirurgici.

Ma non toccare cibi solidi a fini depurativi è una pratica che fa perdere le sue tracce nella notte dei tempi. Utilizzato per poco tempo questo tipo di regime alimentare è in grado di far perdere molto peso in pochi giorni.

In quasi tutte le religioni il digiuno ed i regimi di dieta liquida sono praticati con regolarità ed è assolutamente contemplato l’utilizzo di questi mezzi per scopi celebrativi e di preparazione ad eventi importanti.

Già 4000 anni fa, gli Indù praticavano il digiuno e regimi particolari che evitavano il cibo solido in date ben precise, così come Ippocrate, padre della medicina, raccomandava l’astensione dal cibo, o per lo meno una sua forte moderazione, come rimedio per la salute.

Nel Cristianesimo si cambia regime alimentare per 40 giorni durante la Quaresima: dal Mercoledì delle ceneri al cosiddetto Sabato santo prima della Pasqua.

In questo periodo non si mangia la carne, si fa un solo pasto al giorno e qualche spuntino. Si mantiene un regime prettamente vegetariano magari con pesce, uova o latticini.

L’importante è astenersi da cibi troppo ricercati e ricchi: è bene prepararsi alla Pasqua, a questo momento importante, tornando a nutrirsi con cibi semplici.

Nella antichissima e profonda cultura Indù invece si ricorre al digiuno ogni qualvolta si va a chiedere “una guida speciale da parte di Dio”. In ogni momento importante della vita, per ogni decisione di rilievo che si va a prendere, nel mondo induista si va cambiare il regime alimentare: spesso ci si astiene totalmente dal cibo ma sono previste anche diete liquide.

In sostanza ogni religione e cultura ha un utilizzo del digiuno e della dieta liquida a fini depurativi, di ripristino degli equilibri interiori e di preparazione ad eventi importanti.

Alimenti consigliati nella dieta

Come abbiamo visto la dieta liquida consiste in un regime alimentare particolare che viene rispettato seguendo particolari restrizioni che non possono essere portate avanti a lungo.

Sono molte le persone che seguono le regole della dieta liquida anche come preparazione al digiuno vero e proprio. Si noti bene che anche in questi casi si tratta di regimi alimentari che si portano avanti per poco tempo.

La dieta liquida, proprio come il digiuno, non sono da considerarsi come regimi equilibrati e sani nel lungo periodo. Sono rimedi estremi e particolari da applicare per brevi periodo per dare un segnale diverso all’organismo.

Via libera dunque a centrifugati, spremute, passati di verdure, frullati, succhi di frutta e molta, moltissima, acqua. In questo caso si parla di una dieta totalmente liquida, che dura al massimo una settimana, volta a disintossicare il proprio organismo.

In alcuni casi si preferisce rendere la dieta ancora più selettiva ed estrema limitandosi a una dieta fruttariana e vegetariana, ovvero eliminando anche i passati di verdura e mantenendo soltanto frullati, spremute e succhi di frutta fresca, centrifugati di verdure e acqua.

Ovviamente dopo che questo regime alimentare è stato portato avanti per sette giorni si dovrà andare a reintegrare il cibo solido in maniera graduale.

E’ assolutamente sconsigliabile all’ottavo giorno andare subito ad inserire cibi solidi pesanti e difficili da digerire: l’organismo si dovrà riabituare mano a mano.

Solitamente infatti si fanno succedere altri sette giorni di alimentazione graduale che tende a reinserire alimenti via via più complessi fino a tornare alla normalità.

Esistono anche modalità meno estreme per quanto riguarda la dieta liquida. Si tratta infatti di diete considerate semi-liquide, in cui si potrà andare ad aggiungere a passati di verdura, centrifugati, spremute e frullati anche degli alimenti solidi ma non troppo pesanti.

In questo tipo di regime si possono infatti inserire alimenti come la bresaola, la carne di pollo, la sogliola, il merluzzo, lo yogurt, i cereali integrali e i legumi.

Cibi da evitare nella dieta

Questo regime alimentare richiede molta forza di volontà e parecchia attenzione perché si va ad offrire all’organismo un nuovo modo di operare e dei nuovi ritmi.

Le due parole d’ordine di questa dieta sono infatti moderazione e astensione. Ci si prepara ad intraprendere questo regime alimentare moderando le quantità di cibo e la loro qualità.

E’ infatti sconsigliabile di iniziare questa dieta all’improvviso, da un giorno all’altro. E’ necessario preparare l’organismo con una dieta leggera almeno una settimana prima di intraprendere la dieta liquida.

Con la dieta leggera si inizieranno ad eliminare alcuni alimenti come la carne rossa, i dolci, le bevande gassate e gli alcolici, gli insaccati e tutte le sostanze che danno assuefazione: cioccolato, caffè, tè, zucchero…

Una volta che si sarà mantenuta, con rigore, questa dieta leggera per un periodo che può andare dai 4 ai 7 giorni, è possibile passare alla vera e propria dieta liquida o semiliquida.

Si raccomanda comunque, prima di intraprendere questo regime alimentare, di consultare il proprio medico di fiducia. Meglio ancora sarebbe anche rivolgersi ad un medico esperto di nutrizione.

Una volta iniziata la dieta liquida, in versione estrema, saranno da eliminare dalla tavola anche le uova e latticini: niente yogurt dunque, né formaggi o derivati. Si tratta sostanzialmente di una dieta liquida vegana.

Per quanto riguarda la dieta semiliquida invece è possibile mantenere sulla tavola molti alimenti che fanno parte anche della dieta leggera di preparazione.

Esiste anche una tipologia di dieta liquida, di cui vi andremo ad esporre il menu, che è da considerarsi depurativa e dimagrante e che va messa in pratica soltanto per 2 o 3 giorni.

Anche qui sarà bene prepararsi con almeno 3 o 4 giorni di dieta leggera e alla fine del ciclo si dovrà riprendere a mangiare cibi solidi in maniera assolutamente graduale.

Un buon consiglio per chi vuole sperimentare la dieta liquida, in qualunque forma è quella di bere molta acqua al fine di evitare cedimenti e attacchi di fame.

Gli esperti raccomandano di berla soprattutto nell’intervallo che va dalle 15 alle 17: un piccolo segreto per resistere in una fase molto critica della giornata.

Menu di esempio della dieta

Adesso che abbiamo assorbito i principi di base di questa dieta, che ne abbiamo sviscerato i punti forti e i punti deboli, che abbiamo elencato le varianti possibili, vediamo qui di seguito un menu vero e proprio con i tre pasti principali (colazione, pranzo e cena), intervallati da due spuntini (di mezza mattinata e merenda).

Si consideri che la dieta liquida non è una vera e propria dieta dimagrante quindi la sua struttura tende a ripetersi ma avendo assorbito i principi di base su cui si fonda si può ricorrere alla propria fantasia per rendere questo regime alimentare più vario almeno nella forma.

E’ bene ribadire ancora una volta che questa dieta è fortemente mancante di carboidrati e proteine, non è dunque una dieta equilibrata e prima di intraprenderla è bene consultare un medico.

La dieta che andiamo a presentarvi si ascrive alla tipologia di dieta liquida dimagrante e depurativa e non può essere portata avanti per molto.

I risultati sono garantiti ma per non incorrere in problemi di salute derivati da questo regime alimentare è bene non superare i 2 o 3 giorni di dieta liquida vera e propria.

Qui di seguito vi esporremo un menu settimanale che prevede tre fasi ben distinte: la preparazione alla dieta liquida, la dieta liquida vera e propria, e la ripresa del consumo di cibi solidi.

Sarebbe consigliabile estendere maggiormente sia la fase di preparazione che quella di ripresa ma con questo menu di esempio saranno senza dubbio chiariti molti punti.

I primi due giorni sono da considerarsi propedeutici alla dieta: si inizieranno a togliere molti prodotti ed alimenti nocivi e ad alleggerire i processi dell’organismo.

Il terzo, il quarto e il quinto giorno saranno quelli di vera e propria dieta liquida a tutti gli effetti. Il momento più difficile in cui l’attenzione deve essere massima e anche mantenersi a riposo potrebbe risultare importante.

Il sesto e settimo giorno sono quelli in cui si torna ad inserire alimenti che si erano del tutto eliminati come latticini, carni, pesce… andando gradualmente verso la normalità.

Oltre che bevendo molta acqua è raccomandabile idratarsi durante tutto il ciclo della dieta anche con decotti a base di zenzero e limone che aiutano la fase di depurazione.

Lunedì

Il primo giorno della dieta deve dare il nuovo standard all’organismo ma deve essere un avvicinamento alla dieta liquida quindi può andare bene una colazione fatta con una tazza di tisana, una banana e delle noci.

Per spuntino di mezza mattinata sarebbe consigliabile un succo di frutta (ovviamente senza zucchero). Mentre per pranzo si opterà per una sogliola condita pochissimo e cotta semplicemente con un contorno di pinzimonio di verdure: finocchi, sedano, ravanelli…

Per merenda si potrà bere del succo di frutta accompagnandolo con un mango e qualche noce. Per cena si andrà a mettere in tavola una bella vellutata di fagioli.

Martedì

Nel secondo giorno per colazione andremo a farci una spremuta di frutta fresca, che diventerà un’ottima soluzione anche per lo spuntino di mezza mattinata. 2 spremute: una a colazione e una per spuntino.

A pranzo andremo a mettere in tavola una crema di verdura a nostra scelta, accompagnandola con un infuso fatto con acqua calda, limone e zenzero.

Per merenda potremmo mangiare una pera e bere del succo di frutta senza zucchero. A cena andremo ad accompagnare una purea di zucca con una tisana depurante.

Mercoledì

Il terzo giorno, ed il primo di vera e propria dieta liquida, si apre con una colazione a base di un centrifugato di frutta (pere e ananas) accompagnata da acqua calda con limone e zenzero. Per lo spuntino di mezza mattinata si opterà per un succo di frutta senza zucchero.

A pranzo andremo a mettere in tavola un bel centrifugato di verdura fresca: carciofi, finocchi, carote… l’unico limite è la fantasia. Per merenda ci si limiterà ad una tisana ed un succo di frutta.

Per cena si andrà a mettere in tavola un bel passato di verdure miste, a scelta. Gli unici limiti sono: senza sale per evitare la ritenzione idrica, e non possono fare parte del passato i legumi, le patate e, ovviamente, la pasta.

Giovedì

Il quarto giorno, ed il secondo di vera e propria dieta liquida, si apre con una colazione a base di una spremuta di frutta (arancia) accompagnata da una tisana al finocchio. Per lo spuntino di mezza mattinata si opterà per un succo di frutta senza zucchero.

A pranzo andremo a mettere in tavola un bel passato di verdure miste, a scelta. Gli unici limiti sono: senza sale per evitare la ritenzione idrica, e non possono fare parte del passato i legumi, le patate e, ovviamente, la pasta.

Per merenda un succo di frutta all’ananas, senza zucchero, e un centrifugato di frutta. Per cena andremo a saziarci con un bel centrifugato di verdura e una tisana depurante.

Venerdì

Nel quinto giorno, ultimo della dieta liquida, si continuerà iniziando la giornata con una colazione a base di succo di frutta e centrifugato di verdura. Quest’ultimo sarà utilizzato anche per lo spuntino di mezza mattinata magari accompagnato da un decotto di zenzero e limone.

A pranzo si tornerà a mettere in tavola un bel passato di verdure miste, a scelta. Gli unici limiti sono: senza sale per evitare la ritenzione idrica, e non possono fare parte del passato i legumi, le patate e, ovviamente, la pasta.

Per merenda andremo ancora di frullato di frutta fresca e tisana depurante. Mentre per cena si ricorrerà ancora una volta al centrifugato di verdura.

Sabato

Il sesto giorno, ed il primo di ripresa dopo la dieta liquida, parte con una tisana ed un succo di frutta a colazione ed anche per spuntino di mezza mattinata.

A pranzo si metteranno in tavola delle verdure cotte al vapore, seguite da una frutta meglio se cotta. Come merenda una tisana e qualche noce e magari anche qualche mandorla.

Per cena invece una purea di fagioli accompagnata da un centrifugato di frutta o verdura e da una tisana.

A pranzo si tornerà a reintrodurre i cibi un po’ più solidi con un pinzimonio di verdure e un succo di frutta.

Per merenda un succo di frutta non zuccherato accompagnato da noci e mandorle. Per cena dei broccoli al vapore e una crema di verdure.

Domenica

Il settimo ed ultimo giorno di questa dieta sarà il più facile di tutti. Si inizieranno infatti a reintrodurre quegli alimenti che si sono esclusi durante la dieta.

La colazione potrebbe essere costituita da uno yogurt con due fette biscottate integrali ad accompagnare una tisana. Succo di frutta non zuccherato a metà mattinata.

Per pranzo minestrone con verdure miste ed un petto di pollo cotto al vapore. A merenda invece si opterà per dell’ananas, frutta secca e un succo di frutta.

Per cena invece si andrà a mettere in tavola un pesce al forno accompagnato da verdure a scelta cotte al vapore.

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