La cicerchiata per Quanti modi di fare e rifare

Oggi la rubrica Quanti modi di fare e rifare festeggia il Carnevale, e lo fa con un classico della cucina italiana: la cicerchiata.
Questo dolce è nato in Umbria, nell’Umbria storica (una delle regioni in cui l’imperatore Augusto aveva diviso l’Italia nel I secolo d.C.cioè la zona ad est del Tevere e parte delle Marche odierne) ma la sua preparazione si è estesa in Abruzzo, Molise, Marche e anche Puglia.
Secondo l’”Atlante dei prodotti tradizionali d’Abruzzo”, l’origine del prodotto sarebbe da ricercarsi in Abruzzo, in particolare nell’area del Sangro “grazie allo sviluppo dell’apicoltura che, ieri come oggi, rendeva disponibile miele di ottima qualità”.
Alla luce di tutto questo, lo possiamo considerare il dolce carnevalesco tipico dell’Italia Centrale, e quindi come possiamo esimerci dal provarlo?
Proprio per questo mi sono cimentata, non lo avevo mai cucinato e tanto meno assaggiato, è stata una piacevole sorpresa, e soprattutto se si ama il miele deve essere assolutamente provato!
Quindi evitiamo inutili chiacchiere e passiamo alla ricetta! Grazie Cuochina!!!

Ingredienti

1 uovo
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di liquore (io, Sambuca)
buccia grattugiata di 1 arancia naturale e non trattata
120g di farina debole
 600ml di olio di semi di arachide
40g di mandorle tritate
150g di miele
30g di arancia candita a cubetti
granella di mandorle
granella di zucchero
codette al cioccolato

In una ciotola sbattere con una forchetta l’uovo con l’olio evo e il liquore, aggiungere la scorza grattugiata di 1 arancia.
Setacciare la farina su di un piatto e poi aggiungerla poco alla volta continuando a mescolare con un leccapentola, si dovrebbe ottenere un impasto morbido ma consistente.

Preparare tante biscioline con le mani dal diametro di circa 0,5cm, tagliare con un coltello tanti tocchettini uguali della lunghezza sempre di circa 0,5cm, che poi verranno modellati a forma di pallina.
Scaldare l’olio in una pentola a bordi alti, quando raggiunge la temperatura di circa 120°C, iniziare la fruttura, immergendo una decina di palline per volta, controllare che la temperatura non si abbassi troppo. Tenere sotto controllo la temperatura alzando o abbassando il fuoco, non appena risultano ben colorite togliere dall’olio con una schiumarola forata e posizionarle su carta assorbente.
Finito di friggere tutte le palline, è ora di iniziare la farcitura.

Pesare il miele in una grande padella, accendere il fuoco mantenendolo basso, il miele si scioglierà lentamente diventando sempre più liquido.
Togliere dal fuoco, aggiungere la frutta candita e le mandorle tritate, dopo aver amalgamato il tutto mettere le palline e rotolarle nella farcitura in modo che si ricoprano completamente.

In un piatto da portata si aggiunge al centro una palla di alluminio (metodo per renderlo simile ad una forma da ciambella) e posizionare tutt’attorno le palline al miele.
Decorare con granella di zucchero, codette al cioccolato e granella di mandorle.

Il prossimo mese ci ritroveremo tutti in Alto Adige a preparare il mitico Gulasch di manzo, mi raccomando non mancate!!!!

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