FINALMENTE ho trovato la prova inconfutabile che la festa di Halloween è nostra. Altro che anglosassoni. Sono andata di recente a Castrocaro Terme, nel cuore della Romagna Fiorentina, dove non ero mai stata e, oltre a fare un giro nelle splendide Terme – sono assolutamente da provare – ho partecipato a una visita guidata della Fortezza di Castrocaro. E lí c’era la prova che cercavo da anni. Il documento inconfutabile che la notte del 31 ottobre è sempre stata anche e soprattutto in Italia e nel resto dell’Europa la notte in cui le porte dell’aldilà si aprono e permettono ai morti di tornare, solo per quella notte, in mezzo ai vivi. La notte di Halloween, insomma.
La poesia di Giovanni Pascoli che vedete qui sotto fa parte della raccolta “I canti di Castelvecchio” pubblicata nel 1903. Descrive minuziosamente una tradizione, e una credenza, radicate in Italia quando il legame fra le persone e il mondo agricolo era preponderante e la presenza ultraterrena era avvertita molto più di quanto non è poi successo quando da realtà contadina siamo diventati una realtà urbana.
La poesia di Pascoli era, ed é tuttora, affissa sul muro di ingresso della Fortezza di Castrocaro, dove la notte del 31 ottobre si svolge una strepitosa festa di Halloween con tanto di ritorno degli spiriti, quelli che vivono nell’antico castello per secoli roccaforte di chi, da lì, dominava l’accesso alla Romagna Fiorentina e, di conseguenza, a Firenze. La Fortezza da sola vale la visita per la penetrante bellezza delle sue stanze e degli scavi ancora in corso nelle segrete sotterranee. Se ci aggiungete un soggiorno alle Terme dove potete fare i trattamenti piú trendy o godervi sulla pelle e sulle ossa (sì, proprio quelle e tutto l’apparato osteoarticolare) il benessere antico delle acque sulfuree e salsobromoiodiche (significa che sono di origine fossile e salate) il gioco è fatto.
Cosa si mangia? Ragazzi, non scherziamo. Siamo pur sempre in Romagna. Al ristorante del Grand Hotel Terme Spa ci sono proposte gourmet sposate alla tradizione romagnola insieme a spuntini vegetariani. Coulisse di melagrane, maionese di zucchine, parmigiana scomposta di triglia su guazzetto di provola affumicata…
Per chi ama la tradizione, i fiocchi di culatello con squacquerone e gnocchi fritti sono inevitabili.
Lo so, sembro un po’ entusiasta, ma se non mi credete, provate Castrocaro e le sue terme per due giorni e poi apriamo un dibattito.
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