Con un giorno di ritardo arriva la rubrica Light and tasty, ma per farci perdonare la giornata di ritardo vi presentiamo come ingrediente del giorno la mitica Zucca. L’ortaggio autunnale per eccellenza che piace a tanti di voi, si lo so, è una verdura che ha il suo fascino, sarà il colore, sarà il gusto, spesso dolciastro, o anche la consistenza, ma le ricette con la zucca sono tra le più cliccate qua sul web….e allora, zucca sia!
Quest’anno evito di elencare le proprietà benefiche, lo so che le sapete, ma provo ad illustrare qualche varietà, tutte so già che sarà impossibile, ma questo riassunto serve pure a me per imparare qualcosa in più!
Partiamo dalla Lunga di Napoli, chiamata così per la forma, è di un arancio scuro, soda e leggermente fibrosa, non è certo famosa per intensità e consistenza, infatti è acquosa e non ha un gran sapore. Viene usata per le minestre.
La Musquée de Provence, o Provenzale, ha una superficie liscia e dal colore verde muschio, paga lo scotto di una resa acquosa e di un sapore che talvolta ricorda il melone, addirittura il cetriolo. La polpa della Provenzale è comunque più spessa e dolce, più consistente in generale. Oltre alla solita minestra, si può osare con un bel purée.
La butternut, dal tipico colore beige-bruno e più o meno allungate, sempre a forma di pera ha un gusto piuttosto dolc, tende all’aroma di nocciola, viene usata per minestre, crostate, purée e marmellate, ma anche risotti.
La violina (o butternut moscata) tipica di Ferrara, si distingue dalle altre butternut per la superficie raggrinzita, coperta da una patina farinosa. Pare sia buona anche cruda, ha una polpa soda e lievemente dolciastra, che tende all’aroma di noce. Perfetta per la marmellata e per le cotture al forno in genere.
La mantovana come le sue cugine la berettina e la bernagnina sono caratterizzate dalla forma di turbante, ideali per i ripieni, ma anche per dolci e marmellate, o come contorno per pietanze molto saporite; ha una consistenza molto gustosa e densa.
La marina di Chioggia riconosciuta per la superficie, irregolare e bitorzoluta e dal colore rosso-bruno che raggiunge a piena maturazione, è una zucca zucca tardiva, che richiede molto calore per la maturazione completa, e poi si conserva fino a 8 mesi. La sua polpa, giallo aranciata, non suggerirebbe il sapore intenso che sprigiona, buona riuscita in qualsiasi ricetta.
Hokkaido, la zucca-castagna di origini giapponesi, poco conosciuta con il suo vero nome, Potimmarron rimanda alla castagna, che si ritrova nel sapore, nella consistenza della polpa e nel peso specifico della zucca stessa. Farinosa, asciutta e altamente malleabile, è adatta a crostate, purèe, gnocchi, ha un gusto molto deciso.
L’iron cup (letteralmente: coppa di ferro), chiamata così per la sua scorza dura, è talmente buona da farci gli snack, passando le fette al forno senza la necessità di condirle, è un incrocio tra una “Moscata” e una “Maxima” è buona anche da sola, croccante e castagnosa.
La Delica è quella zucca piccola dalla polpa asciutta, molto profumata, che unisce la consistenza della castagna e l’aroma di frutta secca, mantenendo equilibrio tra intensità e delicatezza, difficilmente è poco saporita, diciamo che non ha picchi di bontà.
Quindi dopo aver studiato, letto e riscritto tutto questo elenco, dovrei almeno consigliare la zucca giusta per questa ricetta – azzarderei una delica, una potimmarron o anche una marina di Chioggia, ma facciamo che mi vi dico solo che “deve essere buona!” e buon lavoro!!!!
Ingredienti per 4 persone
80g di farina 00 (la dose è indicativa!)
sale
100g speck
olio evo
formaggio parmigiano grattugiato
Far cuocere la zucca mondata a vapore, io ho usato il bimby (imposto a varoma 20minuti), ma si può fare anche con la pentola a pressione e cestello (7-10 minuti).
Passare allo schiaccia patate, salare e far raffreddare (questo è importante per rendere il composto ben sodo). Unire la farina fino ad una consistenza semidura.
Portare una pentola di acqua a bollore, salare, gettare in acqua delle piccole quenelle fatte con l’aiuto di due cucchiaini.
Scolarli dopo un paio di minuti da quando salgono a galla e passarli in una padella in cui si è rosolato lo speck con un cucchiaio di olio evo. Saltarli in padella e servirli subito.
E’ possibile preparare gli gnocchi con un certo anticipo, e servirli spolverizzati con parmigiano dopo averli passati al forno a gratinare.